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Cronaca

Violentata due volte nella stessa sera, a finire nei guai proprietario di una discoteca perugina

Si è tornati in aula oggi, 14 gennaio, per l'udienza che vede come imputati, fra gli altri, un noto vocalist di fama internazionale e il proprietario di una nota discoteca perugina

Era andata in una discoteca per festeggiare l’inizio del nuovo anno insieme agli amici più cari, ma qualche goccia di alcool in più ha segnato la sua fine. La giovane sedicenne protagonista di una nottata di abusi ed eccessi è stata, infatti, ritrovata la mattina del primo gennaio del 2013 su un divano sola, come lei stessa racconta, dopo aver subito una brutale violenza sessuale. 

A finire nuovamente davanti al giudice dell’udienza preliminare Andrea Claudiani, i quattro imputati, accusati due di avere violentato sessualmente la giovane, mentre gli altri di favoreggiamento personale. Oggi, 14 gennaio, è stato deciso di rinviare l’udienza al prossimo 11 febbraio, giorno in cui il giudice pronuncerà la sentenza.

Presente in aula anche la vittima (difesa dall’avvocato Patrizia Pugliese) che si è costituita parte civile nel processo. Il legale ha ribadito la versione della giovane, confermando che la ragazza fu vittima di una violenza e ritrovata il giorno dopo sopra una chiazza di sangue su un divanetto della discoteca perugina in cui si era recata. 

A ribadire in sede di dibattimento la colpevolezza degli imputati anche il pubblico ministero Giuseppe Petrazzini, titolare delle indagini, che ha parlato di “costrizione”. La giovane secondo, infatti, il pm sarebbe stata obbligata ad avere un rapporto sessuale con la forza. Il noto vocalist di fama internazionale avrebbe così portato la ragazza nella sua stanza, prendendola per un braccio ed è proprio lì che la giovane avrebbe subito più “penetrazioni sia anali che vaginali”. Ma questa non fu l’unica violenza che subì. Secondo, infatti, la versione dei fatti data dalla ragazza, la giovane ebbe anche un rapporto orale con il proprietario del locale conosciuto la stessa sera.

La difesa, formata dagli avvocati Vincenzo Bochicchio e Mario Monacelli, respinge però ogni accusa. Secondo, infatti, i legali la giovane “avrebbe voluto passare una serata sopra le righe”. Nessuna costrizione quindi da parte degli imputati che non avrebbero in nessun modo abusato della giovane, ma questo sarà il giudice a deciderlo il prossimo 11 febbraio. 

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