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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Passignano sul Trasimeno

"Pizzicata" al centro commerciale invece che in ufficio, dipendente comunale rinviata a giudizio per truffa

Per la dipendente "infedele" il processo inizierà nel 2020. E' accusata di truffa aggravata ai danni dell'Ente, di falsa attestazione della presenza in servizio e di truffa informatica

E’ accusata di truffa aggravata ai danni dell'Ente, di falsa attestazione della presenza in servizio e di truffa informatica. Con queste accuse, una dipendente del Comune di Passignano sul Trasimeno, in provincia di Perugia, è stata rinviata a giudizio questa mattina dal giudice delle indagini preliminari Margherita Amodeo. Per l’imputata il processo si aprirà dinanzi al giudice Pazzaglia il 22 gennaio 2020.

L’indagine, coordinata dal pm Paolo Abbritti, era partita nel 2015: secondo l’accusa, invece che andare a lavorare, andava al centro commerciale e al supermercato. Gli agenti della polizia municipale monitorarono i suoi spostamenti per 43 giorni piazzando un gps sotto la sua auto,  arrivando ad evidenziare ben 26 episodi (dall'11 aprile 2015 al 9 giugno 2015). Nell'arco temporale preso in esame, si sarebbe allontanata dal posto di lavoro durante l’orario di lavoro.

Diversa la tesi difensiva, sostenuta dall’avvocato Francesco Vesi del foro di Perugia il quale ha sempre spiegato che i giorni in cui la sua assistita si sarebbe allontanata dal posto di lavoro, sarebbero relativi al periodo di servizio elettorale, e quindi nello svolgimento dei propri compiti in cui la dipendente avrebbe avuto la necessità di uscire e rientrare spesso dall’ufficio per acquistare merce nei negozi. Ora la vicenda proseguirà in dibattimento. 

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