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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Diffama un'associazione tramite Facebook: "Non vi fidate, vendono i bambini", per lui 4 mesi di lavori di pubblica utilità

Il giudice ha disposto la sospensione del processo concedendo all'imputato di svolgere lavori di pubblica utilità. Giovane e incensurato,è finito nei guai per diffamazione aggravata

Diffamazione aggravata nei confronti di un’associazione di volontari, il tutto attraverso i social. La surreale vicenda, che vede protagonista un giovane perugino, gli è costata una denuncia e un procedimento penale a suo carico. Tutto ha inizio nel 2016 quando un’associazione di volontari pubblica sulla pagina Facebook un annuncio relativo ad attività ricreative in cui veniva incentivata la partecipazione di bambini per laboratori extrascolastici.

Alla vista di quel post al giovane salta in mente di commentare con “toni diffamatori” l’annuncio: "Attenzione, non vi fidate, li conosco, li portano da preti pedofili e vengono pagati profumatamente" , offendendo - come si legge nel capo d'imputazione formulato dal pm Gemma Miliani - l'onore e il decoro del predetto ente. In maniera del tutto ingiustificata. Il giovane infatti non avrebbe avuto nessun tipo di rapporto o di conoscenza con l'associazione, motivando l'assurdo gesto come uno "scherzo". Uno scherzo che potrebbe costargli un processo, visto che su di lei pende la richiesta di rinvio a giudizio.

Questa mattina il giudice Valerio D’Andria ha disposto la sospensione del processo, accogliendo la richiesta avanzata dalla difesa– l’avvocato Riccardo Buldrini – della messa alla prova  e consentendo così al giovane di svolgere lavori di pubblica utilità per una durata di quattro di mesi. L’udienza di verifica è stata fissata al prossimo 20 giugno 2018. Il caso di esito positivo della messa alla prova, il reato sarà dichiarato estinto. Intanto l’associazione si è costituita parte civile con l’avvocato Rosaria Iannone del foro di Isernia e ha accordato con la difesa un  risarcimento di 2mila euro.

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