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Cronaca

Decreto Salvini, giro di vite contro i locali che non rispettano le regole: controlli mirati e chiusure forzate

Il Prefetto mobilità i sindaci della Provincia di Perugia: "Serve massima collaborazione con la Questura per provvedimenti immediati"

Giro di vite sui locali notturni che non rispettano le ordinanze o ritrovo di criminali e di giri illegali. E' questo il diktat emerso dall'ultimo Comitato Provincia per l'Ordine e la sicurezza pubblica andato in scena in Prefettura. L'obiettivo è quello di punire, puntualmente, anche con chiusure temporanee o addirittura sospensione della licenza coloro che mettono a rischio vie, aree e quartieri cittadini. Per fare questo, dopo le nuove disposizioni nazionali del Decreto Sicurezza, serve la massima collaborazione tra Comuni, Prefettura e Questura.

Sono state evidenziate le novità introdotte dal Decreto Sicurezza, che ha ulteriormente ampliato i casi di applicazione della chiusura forzata se c'è una reiterata inosservanza delle ordinanze del Sindaco per far fronte a situazioni di grave incuria e degrado del territorio e di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana. Si parte da Perugia, con tanto di richiesta di scambio di dati al primo cittadini Andrea Romizi. Il Prefetto Sgaraglia ha ribadito la necessità di sensibilizzare i Sindaci "affinché comunichino tempestivamente alla Questura i verbali di accertamento divenuti inoppugnabili e le ordinanze ingiunzione adottate".  

Sono stati inoltre nuovamente confermati i servizi di controllo - portati avanti insieme da Forze di Polizia e la Polizia Locale - nei locali a rischio e sulle movida nottura "per prevenire e reprimere situazioni di illegalità e episodi di turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica".

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