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Cronaca

Siamo sempre più poveri, sparisce il popolo delle partite Iva: addio alle aziende edili

I dati del primo trimestre 2013 in Umbria sono peggiori di quanto previsto. Addirittura il saldo tra nuove e vecchie imprese è in forte negativo. Si sono perse qualcosa come 1700 aziende. Il 70 per cento delle nuove cessazioni erano le partite Iva

Pesante arretramento del sistema imprenditoriale della provincia di Perugia: da gennaio a marzo il sistema ha perduto 1.789 imprese, mentre le nuove iscrizioni si sono fermate a 1.147 unità, con un saldo negativo di 642 imprese. Un dato che peggiora il - 168 registrato nell'ultimo trimestre. E' quanto registra la Camera di Commercio di Perugia.
Le società di persone registrano un saldo tra iscrizioni e cessazioni leggermente negativo e una contrazione delle prime del 17% rispetto sempre al primo trimestre 2012. Il commercio è di gran lunga il comparto con il maggior numero di iscrizioni, ma anche quello in cui si registrano il maggior numero di cessazioni, quasi il 26% del totale.
Rispetto al primo trimestre 2012, le iscrizioni di nuove imprese diminuiscono in tutti i comparti, con riduzioni particolarmente consistenti nelle costruzioni (-38,5%), nei servizi alle imprese (-25,5%) e nel commercio (quasi -20%).  Tra gli altri comparti, l'agricoltura e le costruzioni hanno subito un numero di cessazioni piuttosto elevato. Rispetto al precedente trimestre, le cessazioni diminuiscono di circa il 30% in Assicurazione e credito e del 7% nel Manifatturiero. Sono, invece, in aumento in trasporti e spedizioni, nel turismo (quasi 19%) e nelle costruzioni (quasi 8%). Nel primo trimestre 2013, il 29% delle nuove iscritte sono imprese 'giovanili' e il 30% sono 'femminili'. Piu' modesta l'importanza delle imprese straniere che arrivano al 12% circa delle nuove iscritte nel trimestre.
"Avevamo previsto un inizio di 2013 molto pesante, ma la realtà è andata ben oltre - spiega il presidente Giorgio Mencaroni - E' vero che nel primo trimestre dell'anno si concentra il maggior numero di cessazioni rispetto alla media annuale, ma impressiona il confronto tra l'ultimo trimestre 2012 e il primo 2013, con le cessazioni che risultano praticamente raddoppiate: 908 contro 1.789. E' importante sottolineare, tuttavia, che nel caso delle società di capitali, il saldo tra iscrizioni e cessazioni rimane positivo, e le iscrizioni crescono rispetto al primo trimestre 2012 di oltre il 6%. Nel trimestre in esame, quindi, la componente più strutturata del sistema produttivo perugino ha beneficiato di un complessivo rafforzamento".
Al contrario, le imprese individuali (oltre la metà di tutte le imprese provinciali) subiscono una contrazione particolarmente pesante con le cessazioni che superano le iscrizioni di quasi il 70% e una diminuzione di queste ultime del 23% rispetto al primo trimestre 2012. 
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