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Cronaca

Carabinieri, ogni giorno 61 reati scoperti: preoccupazioni per le violenze su donne

Il Comandante del'Arma provinciale Angelo Cuneo ha tracciato il bilancio del lavoro dei carabinieri su tutto il territorio provinciale. In aumento i crimini, ma è record nazionale su catture e arresti: il 100 per cento dei killer mandati in galera

Ogni giorno in provincia di Perugia sono denunciati o scoperti qualcosa come 61 reati. E questo solo basandosi sui dati della rete dei carabinieri a disposizione del Comandante provinciale dei carabinieri Angelo Cuneo che, questa mattina - 4 giugno - ha fatto un bilancio sull'attività quotidiana dell'Arma in vista della Festa per la fondazione del Corpo. La maggior parte sono per furti e droga: su questo ultimo campo i campioni di stupefacente controllati sono stati 2599 oltre 450 in più del 2011. Rispetto all'anno precedente i reati sono in lieve aumento essendo passati da  22.139 a 22.268.

"Nell'ultimo anno - ha spiegato il comandante Cuneo - abbiamo aumentato di molto il nostro impegno sul territorio con 5.715 pattuglie rispetto a 4.612 dell'anno prima. Mettendo così in campo un livello molto alto e diffuso di argine alla criminalità".

Una strategia che ha premiato stando al confronto con i dati nazionali sull'individuazione e arresto dei banditi di turno. Infatti sui reati di sangue sono stati tutti individuati e mandati sotto giudizio i killer - i casi più famosi di omicidio sono quelli delle rapine in villa di Cenerente e Ramazzano -. A livello nazionale la percentuale di reati di cui viene scoperto il responsabile e' del 18,3, mentre a Perugia del 21,6. Riguardo le rapine, al 14,1 per cento italiano risponde un 38,6 di Perugia, mentre per i furti al 3,2 per cento italiano corrisponde un 4,9 per cento a Perugia.

Sul totale dei delitti risolti, calano quelli per reati di droga dal 37 al 31 per cento, mentre crescono quelli commessi da stranieri, dal 61 al 65 per cento. Per il Comandante Cuneo è necessario denunciare, oggi più che mai, qualsiasi violenza o tentativo di violenza subito, soprattutto in casa: siamo in un periodo in cui basta un nulla per fare scatenare una violenza che non ha ragione di esistere e che non fa parte della tradizione dell'Umbria. Spesso questa e' frutto di una situazione di difficoltà, di disagio psicologico, di disagio sociale. Ma è importante - ha detto - che noi lo sappiamo. Noi informiamo i servizi sociali, i singoli Comuni. Per noi e' importante saperlo perche' cerchiamo di calibrare il nostro intervento". 

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