Raccolta differenziata, rivolta a Corso Garibaldi: "Topi, controlli beffa e problemi"
La raccolta dell'immondezza, così com'è, non funziona. Lo ribadiscono convinti, e a una voce, molti residenti di corso Garibaldi, snocciolando una serie di criticità
La raccolta dell’immondezza, così com’è, non funziona. Lo ribadiscono convinti, e a una voce, molti residenti di corso Garibaldi, snocciolando una serie di criticità. Prima di tutto – osservano – c’è un problema di igiene! “Perché dovrei riportarmi in casa – dice fuori dai denti un residente – leptospirosi e altre malattie?”. E spiega documentatamente che i contenitori fuori, lungo la strada, vengono avvicinati da roditori poderosi che vi orinano, rendendoli infetti e puzzolenti. Lo stesso fanno i cani, randagi o con padrone. Col risultato che, prima di riportarli in casa, quei recipienti vanno lavati, disinfettati, sterilizzati accuratamente. “Come potrei, altrimenti – chiede senza retorica – rimettere il secchiello del biologico sotto il lavello della cucina?”. Difficile dargli torto. In questo modo si vedono, lungo corso Garibaldi, questi contenitori che non vengono ritirati e stanno in brutta mostra permanente.
Un altro problema evidenziato, e legato ai costi a carico della collettività, è quello dei furti. “Quando rubano un contenitore – dice una signora, attiva ecologista – andiamo al luogo di distribuzione dove ce ne ridanno uno nuovo con sorridente rassicurazione. Ma mi chiedo: ma chi paga i costi? Il Comune, ossia noi cittadini!”. Un altro problema è quello dei coperchi: spesso vengono aperti e il contenuto rovesciato a terra, attirando randagi e roditori. Settore “istruzioni per l’uso”. Data la notevole presenza studentesca, molti cittadini non hanno interesse ad ottemperare e non si sforzano di acquisire le regole. Che ci vorrebbe a inviare più volte le mail con le istruzioni, dato che gli studenti dell’Università italiana e di palazzo Gallenga hanno l’obbligo di fornire alle rispettive segreterie le proprie mail?
E i controlli con penalizzazione a carico degli inottemperanti? Risposta: “Una beffa! Avevano staccato ben 2500 multe. È bastata una telefonata per condonarle, mandando tutto in cavalleria! Tanto che la guardia ecologica, per la vergogna, non passa nemmeno più”. “Che senso ha – deve essersi detta – comminare, agli inottemperanti, sanzioni che poi vengono annullate?”.
Una possibile soluzione? Dicono: “Tornare ai sacchetti, che almeno vengono ritirati, lasciando la strada sgombra e presentabile. Si potrebbe distribuirli al vicino Informagiovani di via Pinturicchio”. Insomma: tutto è meglio del sistema attuale. I residenti lo hanno sostenuto anche nel corso delle interviste telefoniche. Saranno ascoltati? In parte sì, col sistema Raccoglincentro, sul quale avremo modo di tornare nell’edizione di domani.