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Cronaca Borgo XX Giugno

Il Borgo Bello va tutelato subito: tornano gli spacciatori, servono controlli e più divise

E' sempre il cuore della movida "bella e pulita" del centro storico ma qualcosa sta cambiando. Serve ora una bella pulizia per evitare che cresca di nuovo la malapianta dello spaccio. Polizia, Carabinieri e Comune non sottovalutino la situazione

Non sono tutte rose e fiori. Nessuno lo ha mai pensato anche se il cambiamento rispetto al passato è culturale, esecutivo e politico in fatto di sicurezza a Perugia. Vedere via dei Priori, le scalette del Duomo e la zona di Piazza Grimana senza l'affollamento provocatorio dei pusher fa bene al cuore, ma pensare che questi non ci siano più è da folli. Sono di meno, si nascondono per vendere ma ci sono anche perchè la richiesta di droga è sempre alta. Il Questore lo ha ribadito già più volte: molti clan della droga hanno deciso di spostarsi, con armi e bagagli, verso altre città di fuori regione. Bene, benissimo ma siamo solo all'inizio. 

Non sono tutte rose e fiori. Negli anni passati l'unico quartiere dell'acropoli che brillava era quello da Corso Cavour-Borgo XX Giugno. Era la roccaforte della movida che rinasceva, era la casa degli appuntamenti per i diritti civili e progressisti, era il luogo amato dall'ex assessore alla cultura Cernicchi. Insomma era la dimostrazione che cittadini e buone politiche poteva cacciare i portatori di malefatte e droga. Preso ad esempio per anni e ora però fatalmente un po' abbondanato con tanto di ritorno di un giro di spaccio che preoccupa i tanti commerciali e chi ci abita. 

Qui gli spacciatori si muovono a gruppettini a tutte le ore del giorno e della notte e dove ci sono loro arrivano anche gli acquirenti riportando un clima di insicurezza e degrado. Cinque-sei giovanissimi ma già con molti precedenti penali alle spalle sono i signori del ritornante spaccio. Se gli sei simpatico ti chiamano "Zio", in caso contrario sguardacci a tutti e gesti di sfida. Si vende droga al parchetto dei Tre Archi o direttamente nei due alloggi affittati dal clan tra i vicoletti della zona. Hanno un loro punto di riferimento dove sostano per ore. 

Da mesi in molti chiedono un intervento immediato per evitare che l'erbaccia - fateci passare questo paragone - torni a crescere ben oltre il livello di guardia gettando altri semi e infestando di nuovo una zona che è ricca di locali notturni, ottimi ristoranti, bar, tabaccherie, servizi, negozi e diverse decine di famiglie sono tornare in centro proprio per vivere qui con i propri figli. Con la loro presenza si rischia un calo degli avventori e delle iniziative . Non possiamo certo permettercelo.

I residenti chiedono un blitz in certi appartamenti a rischio per capire chi ci abita, se è regolare e come fa mantenersi. La stessa tecnica, certamente con frequenze diverse, che viene utilizzata a Fontivegge, Ponte San Giovanni e la zona della Cortonese. Controlli e un paio di volte al giorno il passeggio delle forze dell'ordine: dal poliziotto di quartiere, agli agenti del commissariato centro storico fino a Carabinieri e ai Baschi verdi con tanto di gruppo cinofilo al seguito. Prevenire, arrestate e allontanare dal quartiere chi alimenta spaccio e crimine è fondamentale. Non è un caso che l'ultimo scippo (tentativo in verità) registrato in città è avvenuto a Corso Cavour con tanto di anziana finita in ospedale. Lo spacciatore quando non vende la dose, ruba o scippa. Non lo dice Perugiatoday.it ma la Squadra Mobile. 

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