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Cronaca

Immigrati, corsi di lingua: accordo tra Regione e Università stranieri

Questa mattina è stato firmato un accordo di collaborazione tra Regione Umbria , Ufficio scolastico regionale e Università per stranieri per un corso di lingua italiana per gli immigrati

Partendo dal presupposto che la conoscenza della lingua e della cultura italiana è un requisito essenziale per l'integrazione degli immigrati nella comunità di accoglienza, oltre che un indicatore del successo del percorso migratorio e della capacità di inserimento professionale e sociale, è stato sottoscritto, giovedì a Palazzo Donini, un accordo di collaborazione tra Regione Umbria, Ufficio scolastico regionale ("Usr") e Università per Stranieri di Perugia che dà continuità e consolida le attività già avviate insieme per favorire l'apprendimento dell'italiano tra i cittadini non comunitari regolarmente residenti in regione, consentendo loro di ottenere una certificazione che attesti il livello di conoscenza della lingua come previsto dalle disposizioni normative in materia di immigrazione.

L'atto è stato firmato dalla vicepresidente della Giunta regionale e assessore al Welfare e Immigrazione, Carla Casciari, dal direttore regionale dell'Usr Maria Letizia Melina, e dal rettore dell'Università per Stranieri, Stefania Giannini.  

Con la convenzione, di durata triennale, le parti si impegnano a collaborare per la realizzazione di attività di insegnamento e diffusione della conoscenza della lingua italiana attraverso l'attivazione di corsi formativi che permettano ai cittadini immigrati, regolarmente presenti sul territorio umbro, di acquisire competenze linguistiche e conoscenze di base della cultura e dell'educazione civica italiana ed elementi di formazione di base nel campo dei diritti e dei doveri lavorativi.

L'accordo, inoltre, è finalizzato a garantire agli immigrati extracomunitari pari condizioni di accesso al sapere e rafforzare l'educazione interculturale, a promuovere e favorire l'acquisizione della certificazione che ha valore ufficiale di attestazione di conoscenza della lingua italiana e a favorire l'integrazione socio-lavorativa e le migliori interrelazioni nel contesto sociale di accoglienza.

"La Regione Umbria - sottolinea la Casciari - ha puntato a sviluppare una politica di integrazione sempre più organica e rispondente agli specifici progetti migratori dei nuovi cittadini. In questa scommessa, sono state coinvolte le diverse articolazioni della società civile e istituzionali e soprattutto le scuole, con risultati positivi, attestati da una recente ricerca del Cnel, il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, che colloca l'Umbria al primo posto tra le regioni italiane per il potenziale di inserimento sociale, in quanto in rapporto al proprio contesto sociale, assicura comunque lo scarto meno forte tra le condizioni di vita degli immigrati e quelle degli autoctoni'".


 

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