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Cronaca

Convegno a Perugia, il capo della Polizia Gabrielli: "Le nostre città non sono insicure". Sindacato: "Età media 50 anni"

Il massimo esponente della Polizia Italia, Franco Gabrielli ha partecipato a Perugia al convegno “Polizia e cittadini insieme per la sicurezza reale e partecipata” promosso dal Silp Cgil Umbria

Prima notizia: i reati sono in calo, il Paese è più sicuro ma la percezione dell'insicurezza cresce sempre di più. Amplificando o distorcendo in parte la realtà, comunque non facile, delle nostre città. Seconda notizia: non basta reprimere soltanto ma si deve creare una sicurezza partecipata (più welfare, più cultura e più servizi). Entrambe le notizie sulla sicurezza arrivano dal massimo esponente della Polizia Italia, Franco Gabrielli che ha partecipato a Perugia al convegno “Polizia e cittadini insieme per la sicurezza reale e partecipata”, promosso dal Silp Cgil Umbria.

"Oggi nel nostro territorio nazionale la situazione della sicurezza strategica è favorevole, non siamo un paese insicuro, al contrario gli indici di delittuosità sono in sensibile calo. In aumento costante è invece la percezione di insicurezza e su questo incide la condizione economica, il potere d’acquisto reale sempre più ridotto, un sistema previdenziale che finora è stato il vero ammortizzatore sociale, ma che ora rischia di implodere. Una realtà complessa che ci obbliga sempre più a ragionare di sicurezza integrata e partecipata, prodotto del concorso di tutti i soggetti e soprattutto di tutti i cittadini.

Per il segretario della Camera del Lavoro Filippo Ciavaglia garantire sicurezza "vuol dire assicurare i diritti di tutti” e allo stesso tempo stop strumentalizzazioni politiche. Ma nonostante le belle parole sulla sicurezza partecipata, la notizia ufficiale è che abbiamo gli agenti più vecchi di europa e non c'è un piano ad hocc per coprire tutti i posti vaganti e i pensionamenti quello che continuiamo a chiedere alla politica, quella di oggi e quella di domani, è una pianificazione e un investimento costante nel tempo, perché la sicurezza non si costruisce con interventi straordinari o a spot, ma solo con un progetto partecipato dalle forze sociali e dalla cittadinanza”

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