Eternit, controlli Forestale: 56 casi a rischio e 10 denunce in Umbria
Oltre 420 controlli della Forestale sul territorio dell'Umbria sulla presenza di eternit. Questa la sintesi del monitoraggio nelle campagne umbre che mostrano ancora una forte presenza di amianto
Dal mese di marzo il Corpo Forestale dello Stato ha portato avanti una campagna di controlli con la finalità di verificare le strutture edilizie ad uso zootecnico, agricolo, artigianale-industriale o abitativo sparse su tutto il territorio regionale che risultano all’attualità in stato di abbandono.
In particolare le verifiche hanno riguardato strutture in cui sono in opera manufatti e/o materiali contenenti amianto, per lo più presente nelle coperture realizzate con lastre ondulate di fibrocemento, comunemente conosciute come eternit dal nome della ditta che le produceva, non interessate dal censimento regionale realizzato dall’A.R.P.A..
Il tema dell’amianto è tornato prepotentemente all’attenzione della pubblica opinione a seguito della recente sentenza del tribunale di Torino con la quale sono stati condannati per disastro ambientale doloso i vertici aziendali dell’industria Eternit. Una sentenza che rappresenta una pietra miliare della giurisprudenza perché afferma il principio che dallo spargimento delle fibre di amianto nell’ambiente derivano morti, circa tremila quelli finora accertati solo nel torinese e danni persistenti per la salute di chiunque ne venga a contatto.
In provincia di Perugia sono stati effettuati oltre trecentoventi controlli su strutture edilizie aventi i requisiti oggetto della campagna di verifiche in argomento, sparse su tutto il territorio provinciale ed in particolare ubicate nei comprensori perugino-assisano, spoletino e Città di Castello-Pietralunga.
Sono state effettuate trentaquattro comunicazione all’A.S.L. competente ed al Sindaco di ogni Comune interessato, con le quali è stata segnalata, con la relativa localizzazione georeferenziata con coordinate UTM, la presenza delle strutture edilizie abbandonate presumibilmente contenenti amianto che evidenziano fenomeni di degrado.
Ciò al fine delle verifiche di competenza dell’A.S.L. tese ad accertare l’effettiva presenza dell’amianto ed il rischio di dispersione nell’ambiente. Inoltre, in sei casi, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria i titolari di imprese per abbandono o deposito incontrollato di rifiuti speciali, anche pericolosi, tra i quali materiali in eternit.
Nella provincia di Terni i controlli sono stati centouno. Situazioni con fenomeni di degrado sono stati rinvenuti a carico di vecchie strutture zootecniche o di servizio all’attività agricola. Per ventidue delle suddette strutture a rischio rilevate, è stata data comunicazione all’A.S.L. ed al Sindaco di ogni Comune interessato, per le eventuali verifiche di competenza, mentre in quattro casi si è riscontrato una condotta penale per abbandono di rifiuti pericolosi avendo rinvenuto la copertura in eternit frantumata e caduta al suolo. Per questi ultimi i Comandi Stazione hanno proceduto a redigere comunicazione di notizia di reato a carico dei responsabili.
In totale sono stati effettuati 421 controlli e ispezioni: 56 situazioni a rischio e 10 deferimenti all’Autorità Giudiziaria.
L’attività di controllo in oggetto risulta tra quelle specifiche e primarie in capo al Corpo Forestale dello Stato, corpo di polizia specializzato nella tutela dell’ambiente e della salute del cittadino in senso lato ed è tra i punti primari dell’impegno dei suoi uomini
In Umbria la Regione, ai sensi della legge 23 marzo 2001 n. 93, ha incaricato l’A.R.P.A. e le aziende sanitarie locali di provvedere alla rilevazione della presenza dell’amianto nel territorio regionale ed all’individuazione degli interventi di bonifica urgenti. E’ stata realizzata la mappatura regionale sull’amianto contenente l’ubicazione dei siti segnalati, sia pubblici che privati, ripartiti per il territorio di ciascuna delle 4 ASL, al momento risultano censiti 565 siti di cui 527 in provincia di Perugia e 38 in quella di Terni. E’ stato altresì elaborata una graduatoria, per l’individuazione dei casi che richiedono un intervento più urgente e che potrà prevedere la rimozione o la messa in sicurezza dell’amianto.
E’ evidente che all’attualità lo stato di crisi che attraversa il Paese non aiuta a trovare le necessarie risorse finanziarie per attivare tutti gli interventi che si rendono necessari, sia da parte degli Enti Pubblici che delle singole imprese, interventi che hanno costi molto consistenti.
In tutti i casi in cui, nel corso dei controlli, gli agenti hanno accertato situazioni di degrado e di rischio, come sopra rappresentate, si è proceduto ad effettuare segnalazione alla competente A.S.L. al fine di un necessario sopralluogo e, nel caso, l’adozione da parte della stessa Autorità Sanitaria degli opportuni provvedimenti per la messa in sicurezza. Altresì è stata effettuata segnalazione al Sindaco competente. Nel corso dei controlli sono stati accertati in alcuni casi fenomeni di abbandono o deposito incontrollato di rifiuti speciali ( tra i quali eternit ) per i quali sono stati debitamente deferiti all’Autorità Giudiziaria i responsabili ai sensi della normativa vigente in materia di rifiuti.