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Cronaca

Scandalo Cosap 99, vertici nella bufera: il presidente torna libero ma con l'obbligo di firma

Lo ha stabilito il giudice per le indagini preliminari. Tutti dimessi dalle cariche e per questo, "non sussiste la possibilità di reiterare il fatto"

Massimo Baccari, presidente (ormai dimesso dall’incarico) del consorzio Cosap 99, è libero. Lo ha stabilito il giudice per le udienze preliminari che ha accolto l’istanza del legale difensore Massimo Baccari, e ha sostituito la misura cautelativa degli arresti domiciliari con l’obbligo di firma.

Il presidente, finito al centro di una bufera insieme agli altri vertici del consorzio per associazione per delinquere finalizzata all’ appropriazione indebita, in merito allo scandalo dei mercati ambulanti, si è dimesso dalla carica (insieme a tutti gli altri quattro indagati). Per il gip, non sussiste la possibilità di reiterare i reati, in virtù dell'allontanamento degli indagati dal consorzio.

La vicenda prende il via dalle denunce di alcuni ambulanti che, secondo quanto riportato dalla Finanza, “lamentavano una gestione finanziaria poco trasparente del consorzio, costituito nel 1999 dagli operatori del settore per organizzare e gestire le mostre mercato che si tengono periodicamente nell’intera regione umbra” Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori del Nucleo di polizia tributaria, avrebbero intascato i soldi che gli ambulanti pagavano per la partecipazione alle fiere, appropriandosi di cospicui compensi “in nero”.

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