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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Corso Vannucci

Questione sicurezza, Boccali: "Devono darsi tutti una svegliata"

Il sindaco Boccali ha aperto il Consiglio Comunale con un intervento in merito agli scontri che martedì sera hanno sconvolto il centro storico di Perugia

La seduta di lunedì del Consiglio Comunale si è aperta con l’intervento del Sindaco Wladimiro Boccali sul tema della sicurezza, in merito ai gravi fatti di violenza avvenuti qualche giorno fa nel centro storico di Perugia.

L'intervento del primo cittadino perugino è stato lungo ed appassionato, un discorso che ha sottolineato la gravità di quanto accaduto martedì scorso “perchè per un periodo non breve il centro storico è stato fuori dal controllo dello Stato”.

Boccali ha posto l’accento anche sull’insieme delle iniziative messe in campo dal Comune, in collaborazione con le associazioni di categoria, in questi ultimi anni: dalla riconquista di spazi pubblici ai grandi eventi. Tutte situazioni che hanno ottenuto risultati, fornito dati e riscontri positivi: “In una fase difficile sotto l’aspetto economico e nella quale è, purtroppo, più facile l’acquisizione della manovalanza per la criminalità, stiamo ottenendo risultati concreti e su questa linea vogliamo continuare ad operare”.

Boccali ha chiarito come i fatti della scorsa settimana non potevano non sollevare una reazione forte da parte del Primo Cittadino, con conseguente richiesta di provvedimenti ed attenzione immediati da parte di tutti i soggetti competenti, perchè la lotta alla criminalità è un compito generale e non solo del Comune di Perugia.

Inevitabile l’interrogativo su quali siano le cause di certi episodi, del proliferare dello spaccio di droga e della prostituzione. Su tali settori emerge, purtroppo, la presenza di una forte domanda ed è su questi aspetti, unitamente al controllo del territorio, che occorre agire con forza e determinazione.

Secondo Boccali, inoltre, è necessario che si faccia chiarezza sui poteri dei Sindaci in tema di sicurezza, affrontando le proposte di legge pendenti in Parlamento: “Dobbiamo lavorare senza criminalizzare i pubblici esercizi, il divertimento e gli studenti, ma è chiaro che, all’interno di un ambiente composto per la gran parte da persone oneste, sono presenti comportamenti illegali che hanno contribuito al proliferare di certi fenomeni”.

Evidenziando che l’Italia non può essere lasciata sola sulle politiche di contrasto allo spaccio di droga e di controllo dei migranti, il Sindaco ha riconosciuto di essersi caricato sulle spalle, in questa fase, responsabilità anche non sue e chiama in causa lo Stato: “lo sto facendo perchè mi sento uomo dello Stato. Nel contempo ho riferito al Ministro che non ci sto a rappresentare lo Stato senza avere a disposizione poteri adatti per poter fornire risposte concrete”.

Il capo della Giunta ha lanciato l’appello a che tutti si assumano le proprie responsabilità in questo frangente, come “io lo sto facendo a testa alta”. Al Ministro mercoledì verranno formulate richieste precise, in primis quella di procedere ad un’attività di intelligence che parta da lontano per stanare alla radice certi fenomeni, sconfiggendo le “centrali” dello spaccio e non limitandosi al mero contrasto di coloro che operano sulle strade.

Su un punto, tuttavia, il Sindaco è stato perentorio: “in tutto questo clima non deve passare il principio secondo cui lo straniero corrisponda necessariamente al delinquente, perchè non è così. Solo chi delinque deve essere punito, ma sappiamo che moltissimi stranieri sono dalla parte della giustizia e sono stati i primi ad essere stati colpiti dai fatti di martedì”.

Con fiducia Boccali ha confermato la propria convinzione di poter ottenere risultati positivi nel campo della sicurezza, tema su cui “non arretreremo di un passo. Ma questa battaglia non può essere affrontata da soli; serve una mobilitazione complessiva di tutta la città per raggiungere obiettivi così importanti. Perchè è chiaro che la vendita ed il consumo di sostanze stupefacenti non si cancellano da un giorno all’altro”.

Il Sindaco ha riconosciuto qualche errore del passato, rappresentato dal non essere riusciti a comunicare che, insieme al principio della massima integrazione interculturale devono emergere anche i principi del forte rispetto della legalità e della città, ed ha posto l’accento, altresì, sul cambiamento di comportamenti, delle modalità di divertimento e dei valori, specie tra i giovani, con cui bisogna fare i conti. “Chiudo dicendo che per risolvere le situazioni negative che sono emerse a Perugia, ma che sono proprie di tutte le città italiane, non bastano le ordinanze del Sindaco. E’ ora insomma che tutti si diano una svegliata”.



 

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