Omicidio a Maceratola, evitano l'ergastolo i tre killer
Hanno ucciso, dopo una sparatoria, un uomo e ferito gravemente un altro: ma per Salvatore Giovinazzo, Michele Candido e Nazzareno Tiradossi la pena più pesante è 23 anni di reclusione
Hanno evitato l'ergastolo perchè il Gup - si procedeva con il rito abbrevviato - non ha riconosciuto la premeditazione che invece era stato uno dei capisaldi dell'accusa durante il processo per l'omicidio del rom (italiano) Emanuele Fè avvenuto a Maceratola di Foligno il 23 maggio 2011. Le condanne comunque restano pesanti: 23 anni di reclusione a Salvatore Giovinazzo, 21 anni e mezzo a Michele Candido e 19 anni e otto mesi a Nazzareno Tiradossi. Tutti e tre hanno partecipato attivamente alla sparatoria da far west lungo le strade del piccolo centro folignate ferendo anche gravemente Grabriele Rota che è scampato alla morte dopo ben due interventi chirurgici.
A sparare ai due rom materialmente furono Giovinazzo e Candido, anche se quest'ultimo non lo ha ammesso durante la varie udienze del processo. Il massacro, con tanto di inseguimento, è scaturito per via di una lite avvenuta poco prima scatenata - a quanto sembra - dai due rom italiani che avrebbero offesso anche la moglie di Salvatore Giovinazzo. Il Pm Formisano aveva chiesto l'ergastolo per quest'ultimo. Le parti civili hanno previsto un indennizzo di 20milioni di euro a danno dei tre condannati.
