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Cronaca

Perugia caso unico in Italia, telecamere in tutta la città per combattere i criminali

Al via il censimento degli impianti di videosorveglianza dei privati: le immagini saranno messe a disposizione delle forze dell'ordine

Occhi ovunque, e in collegamento, per proteggere la città e i cittadini. Un sistema unico in Italia. Telecamere pubbliche e private insieme contro i criminali. Via al censimento degli impianti, cone immagini della videosorveglianza dei cittadini e delle aziende saranno a disposizione delle forze dell'ordine. L’obiettivo, spiega il Comune di Perugia, "del tutto innovativa nel panorama nazionale, è di predisporre una piattaforma che consenta di censire tutti gli impianti attivi di videosorveglianza presenti sul territorio comunale, con loro geolocalizzazione ed identificazione dei titolari e responsabili del trattamento". 

VIDEO Perugia, videosorveglianza in tutta la città: telecamere dei privati "arruolate" nella lotta al crimine


E ancora: "Tale mappatura metterà a disposizione di Magistratura e Forze dell’Ordine un formidabile e capillare strumento di indagine, sia per ciò che riguarda l’attività di prevenzione che di repressione dei fatti criminosi; sotto quest’ultimo profilo, in particolare, sarà possibile sapere in tempo reale quali impianti di videosorveglianza sono presenti nell’area in cui si è verificato un reato e sarà, quindi, possibile acquisire subito le immagini".

Così, in accordo con la Prefettura di Perugia, è partito il censimento degli occhi elettronici privati. Le modifiche al regolamento di polizia urbana sono in vigore dal 3 luglio e prevedono l’obbligo per i titolari di impianti privati di procedere al censimento entro 60 giorni. "Dunque  - scrive il Comune di Perugia - dai primi giorni di settembre Perugia avrà una copertura territoriale molto estesa e sarà attivo un sistema pubblico-privato unico nel suo genere a livello nazionale. L’auspicio è che quanto realizzato dal Comune di Perugia possa presto diventare un modello da imitare in Italia".

“Ben sapendo quanto sia importante e decisiva la videosorveglianza per lo svolgimento delle indagini da parte delle forze dell’ordine – ha sottolineato l’assessore Francesco Calabrese – abbiamo pensato, raccogliendo l’invito della Prefettura con cui è stato totalmente condiviso il progetto, di rafforzare la rete degli impianti pubblici aggiungendo quelli privati. Siamo certi che al termine del censimento emergeranno numeri importanti che forse molti di noi nemmeno si aspettano”. E come funzionerà? "Una volta censito l’impianto -  ha sostenuto Calabrese - le forze dell’ordine, in caso di necessità, avranno la possibilità di sapere se la zona è coperta da telecamere private e, nel caso affermativo, potranno contattare direttamente il numero associato all’impianto chiedendo la conservazione delle immagini che, di norma, dopo 24 ore devono essere cancellate".  

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