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Cronaca

Tornare a ballare e godersi la musica dal vivo in centro: tutti uniti per abolire il divieto dei locali. E' la svolta?

Sta per cadere il muro eretto 21 anni fa grazie alla proposta del consigliere Alessio Fioroni. Anche l'assessore Giottoli per il sì al cambiamento

Il ritorno di locali da ballo e di pubblico spettacolo in centro storico 21 anni dopo il blocco, con forti polemiche, del piano per il commercio di Perugia. "Un ritorno", ancora tutta da definire e rimodulare, che sta trovando un consenso unanime tra le forze politiche - e parte degli uffici comunali - del consiglio comunale chiamato ad esprimersi sulla proposta del consigliere Alessio Fioroni “proposta di riapertura di locali per il pubblico spettacolo nel centro storico – superamento del piano economico commerciale del centro storico”.

Favorevoli e pronti a riscrivere le regole di "convivenza" con i residenti anche le associazioni di categoria come consorzio Perugia, Confcommercio e il consiglio degli studenti. L'assessore Giottoli si è detto contrario "alle guerre preventive contro i locali da ballo, perché i paletti per aprirle già sono previsti nella normativa nazionale e vanno applicati; con ulteriori limitazioni, invece, si rischia solo di alimentare il mercato irregolare". L’assessore ha espresso l’auspicio che "commissione e consiglio adottino un indirizzo che vada verso la riapertura dei locali da ballo; locali che dovranno rispettare le regole imposte, in centro storico, come altrove. Nessuna volontà quindi di scatenare aperture indiscriminate di discoteche in centro, ma volontà di normalizzazione una situazione trovando spazi e luoghi adatti per farlo". C'è già un esempio che possa aprire la strada anche se lo spirito della proposta è più ampio: l’esempio è quello del 110 caffè, locale cui è stata tempo fa concessa una deroga all’esercizio del pubblico spettacolo, essendo ubicato in un’area che non confligge con la residenzialità.

Per il consigliere comunale di opposizione, Croce è "giunto il momento di pensare alle cosiddette “balere 2.0”, invertendo il paradigma perché i locali di pubblico spettacolo sono presidi di socialità e sicurezza e non fonte di ogni male. Ben venga quindi l’eliminazione del divieto astratto di apertura di locali nell’acropoli ma si prevedano requisiti e regole precisi cui corrispondano elementi compensativi (regole di decoro e convivenza) cui i titolari degli altri locali dovranno adeguarsi in modo da rispettare una corretta concorrenza". Secondo Mariotti, consorzio in centro, con un regolamento ben scritto gli eventi di pubblico spettacolo consentirebbero di valorizzare l’acropoli dando spazi per la socialità ai giovani. "Dare un’offerta concreta ai ragazzi è quindi più che giusto: se un locale rispetta tutte le normative di legge, il pubblico spettacolo è una forma di intrattenimento corretta e positiva": ha concluso.

Per  Leonardo Panfili di Confcommercio dopo 21 anni dall’adozione del piano è giunto il momento di regolare il fenomeno perché l’apposizione di limiti all’apertura di locali di pubblico spettacolo ha favorito i fenomeni dell’irregolarità, alimentando il mercato con l’abusivismo. Ben venga quindi la rivisitazione del regolamento ed una regolamentazione corretta dell’offerta a beneficio di chi vive ed occupa gli spazi del centro. Dal Pd, Zuccherini ha ribadito la necessità di cambiare passo: "Perugia, città universitaria, è stata da sempre per sua natura un campus a cielo aperto; ecco spiegata l’attrattiva esercitata dai locali di pubblico spettacolo. Questa impostazione, tuttavia, nel tempo si è persa con caduta del livello dell’offerta culturale e commerciale". Per Zuccherini si deve pensare alla questione dei contenitori vuoti a partire dal Turreno o mercato coperto "che non possano essere privati delle licenze di pubblico spettacolo".

Si sta ipotizzando una mappatura delle zone in centro più adatte per ospitare locali da ballo e di pubblico spettacolo, una sorta di quartiere del divertimento nel rispetto delle regole. Tra le ipotesi anche quella della patente a punti per i proprietari dei locali per un maggiore rispetto delle regole anti-rumore e anti-degrago. Il proponente Alessio Fioroni ha rimarcato che compito del Consiglio comunale è approvare un indirizzo; poi spetterà a giunta ed uffici implementarlo e renderlo concreto.  Sì dunque ad un piano che non sia troppo ingessato. Siamo solo all'inizio ma qualcosa si muove in linea con l'idea di un centro storico palcoscenico di grandi e piccoli eventi. 

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