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Perugia, mense scolastiche: prodotti biologici e controlli dei Nas, scatta l'interrogazione al sindaco Romizi

Mense scolastiche di Perugia sotto i riflettori della politica: scatta l’interrogazione del Pd al sindaco Romizi sulla questione dei prodotti biologici nei piatti dei bambini

Mense scolastiche di Perugia sotto i riflettori della politica: scatta l’interrogazione del Pd al sindaco Romizi sulla questione dei prodotti biologici nei piatti dei bambini. “Il pranzo a scuola è un momento importante, ricco di significato per bambini e genitori e denso di responsabilità per l’Amministrazione Comunale e le istituzioni scolastiche” – dichiarano i Consiglieri Comunali del Partito Democratico Sarah Bistocchi e Tommaso Bori – “Per questo incentivare a scuola un’alimentazione sana, con qualità nutrizionali elevate, sicura perché più controllata, eticamente valida, appetitosa e soddisfacente è, oltre che un dovere civico, un’opportunità per sostenere la conoscenza dei cibi e per sviluppare la coscienza dei bambini riguardo alle loro esigenze ed abitudini alimentari”.

A marzo, spiegano ancora i due democratici, “il Comune di Perugia ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa con Pro.Bio – Associazione Produttori Biologici dell’Umbria e le associazioni dei genitori ed i comitati mense delle scuole per la distribuzione nelle scuole di derrate da agricoltura biologica certificata. Si tratta di un accordo molto importante per la salute e l’educazione alimentare dei bambini. Tuttavia, è notizia di qualche giorno fa che i Nas hanno effettuato una serie di controlli sulla situazione delle mense scolastiche comunali, anche in merito al rispetto del bando con cui è stata affidata la gestione. In questa occasione sono emerse, purtroppo, alcune segnalazioni fatte dalle associazioni dei genitori, tra cui quella che evidenzia il mancato rispetto dell’utilizzo di prodotti bio, in contraddizione con quanto stabilito non solo dal suddetto protocollo, ma anche dal capitolato del bando”.

E ancora: “Per questo motivo” – concludono Bistocchi e Bori – “abbiamo deciso di interrogare Sindaco e Giunta per sapere se sono informati di tali mancanze e, qualora ne siano a conoscenza, quali sono le intenzioni per risolvere l’annosa questione, in virtù del rispetto del Protocollo d’Intesa e del capitolato d’uso. Infatti a seguito della riorganizzazione del servizio da parte di questa amministrazione comunale, sono tanti i disagi emersi e le denunce fatte dalle Associazioni e dai Comitati dei genitori a causa della cattiva gestione, della mancanza di trasparenza e di partecipazione da parte della Giunta Romizi sulla gestione dei servizi educativi e all’infanzia, che continua a dimostrarsi opaca e fallimentare. I bambini e le loro famiglie non devono e non possono subire le conseguenze di una cattiva amministrazione, in fuga dai cittadini e dalle responsabilità: per questo continueremo a vigilare sulla gestione dei servizi educativi comunali, una volta fiore all’occhiello del Comune di Perugia e oggi fonte di problemi e disagi”.

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