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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via dell'Acquedotto

Arconi di via dell'Acquedotto lasciati marcire, la politica si sveglia: "A quando i lavori?"

I consiglieri comunali del Pd Sarah Bistocchi e Tommaso Bori presentano un'interrogazione alla giunta Romizi

Gli arconi di via dell'Acquedotto abbandonati al degrado e a marcire. Con i lavori – promessi anni e anni fa – che non partono mai. Così, dopo la denuncia di PerugiaToday, in un articolo scritto da Sandro Allegrini, si muove anche la politica. I consiglieri comunali del Pd Sarah Bistocchi e Tommaso Bori presentano un'interrogazione alla giunta Romizi per chiarire “quali siano le tempistiche per la risoluzione di questa grave situazione di abbandono e degrado” e “Se sono già in programma i lavori sia a breve termine, ai fini di una ripulitura e di una sistemazione della struttura temporanea, sia a lungo termine, al fine della risoluzione definitiva della problematica”. 

Via dell'Acquedotto, lavori annunciati da anni e mai iniziati: arconi lasciati marcire 

La problematica in questione, oltre ai rifiuti abbandonati e alle transenne lasciate lì vita natural durante, è anche quella delle infiltrazioni che minano la stabilità della via, diventata con gli anni un simbolo della città.

Scrive il duo democratico Bistocchi-Bori, ricalcando l'articolo di PerugiaToday: “Le infiltrazioni provenienti dal piano di calpestio di via dell’Acquedotto rendono precaria la stabilità degli arconi  sottostanti che dividono, scendendo a destra e a sinistra, le scalette che si biforcano da via Appia all’inizio di via Santa Elisabetta. Si tratta di un fenomeno che si sta aggravando con il trascorrere del tempo e che necessita di un repentino intervento: infatti pezzi di mattoni e di pietre sono precipitati, la volta si è infradiciata e il pericolo che qualche frammento cada in testa ai passanti è sempre più concreto”. E, proseguono i democratici, “qualche tempo fa si è tentato di arginare tale zona di criticità e pericolosità attraverso l’apposizione di transenne metalliche legate col fil di ferro. Si tratta, però, di una soluzione estemporanea e esteticamente discutibile, che poteva funzionare per il breve periodo in attesa di un intervento definitivo. Inoltre, era stato apposto il classico nastro rosso e bianco, facendo pensare a fantomatici “lavori in corso” che, invero, non sono mai iniziati. Da qualche mese, invece, sono state realizzate alcune palizzate lignee dai due lati, a impedire l’accesso. Ma nulla è stato fatto all’interno, né si è provveduto al consolidamento della struttura”. In sintesi: quando li sistemiamo?

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