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Cronaca

Impianti sportivi, il nodo dei costi (in aumento) e dei benefici (in calo): "La giunta fa orecchie da mercante"

Ordine del giorno con polemica del Pd di Perugia: "La gestione diretta? Una pessima idea"

E la grana impianti sportivi si infila negli ingranaggi del Comune di Perugia. A piazzarla i consiglieri del Pd – ora in minoranza – che caricano a testa bassa sulle scelte della giunta Romizi. C'è qualcosa che non va, dicono. E secondo loro la storia è la cronaca di un naufragio. L'iceberg a dritta che minaccia la chiglia si chiama gestione diretta: “La Giunta Romizi –spiega il consigliere Bori - dopo aver negato a lungo i problemi legati all’affidamento della gestione degli impianti sportivi a Kronogest, ha poi motivato la scelta della gestione diretta degli stessi con la riduzione dei costi, ma è appurato che tale riduzione non c’è stata. Al contrario, si è avuto un aumento dei costi, a fronte di un taglio dei servizi, come hanno riferito numerose associazioni sportive e atleti che si trovano ad utilizzare gli impianti comunali. L’esecutivo –ha concluso Bori- non può continuare a fare orecchie da mercante rispetto alle loro esigenze, deve fare chiarezza”.

E per fare chiarezza ci vuole qualcosa che si avvicini – per citare un film - “alla grammatica di Dio”: i numeri. E il Pd ne sciorina parecchi: nel 2015, spiegano dalla minoranza, “il Comune corrispondeva a Kronogest 206.620 euro. Risolto il rapporto con la Società e assunta la gestione diretta degli impianti a far data dal primo gennaio 2017, i servizi non direttamente gestiti dal Comune sono stati affidati per gli anni 2017 e 2018 per un importo di 283.000 euro annui, con un aumento di spesa di oltre 70mila euro, a cui si devono aggiungere i costi indiretti a carico del Comune e le utenze, che registrano un aumento del 40%”.

E non è tutto. Perché dalle parti del gruppo consiliare del Partito democratico vedono parecchi spuntoni di ghiaccio: “Riceviamo lamentele continue dagli sportivi che utilizzano gli impianti –ha sottolineato la consigliera Vezzosi- e dalle società e associazioni a causa della scarsa chiarezza del contratto in essere, per cui non si sa chi deve fare che cosa. Doveva anche essere trovato uno sponsor, ma non se ne è più saputo niente, ci sono non pochi problemi di calendarizzazione degli eventi; in più, per la manutenzione ordinaria degli impianti sono stati stanziati a bilancio solo 15mila euro –ha sottolineato Vezzosi- una cifra che è evidente che non può coprire interventi strutturali. Per questo –ha concluso- vigileremo sugli stanziamenti 2017 e 2018 e abbiamo già fatto richiesta di accesso atti per capire come sono state gestite le cifre nel passaggio da Kronogest alla gestione diretta degli impianti”.

Poi c'è la questione culturale e sociale. E guai a dimenticarla. “Lo sport –ha spiegato Sarah Bistocchi - è anche un valore sociale e culturale, soprattutto con riguardo a quegli impianti sportivi più periferici, che diventano centri di aggregazione dei giovani ed è anche per questo che chiediamo alla giunta di intervenire subito per risolvere i disservizi causati, con un impegno di trasparenza e un’assunzione di responsabilità”. Per questo hanno depositato un ordine del giorno per “inchiodare” la giunta sulla questione impianti sportivi. Iceberg a dritta, gente. Iceberg a dritta.


 


 


 

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