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Cronaca

Il colossale flop delle bici elettriche a Perugia: "In un anno solo 20 abbonamenti"

Approvato l'ordine del giorno del Movimento 5Stelle: "Dal 2013 al 2017 sono stati venduti solo 517 abbonamenti"

Un grosso flop, che grida vendetta e chiede rimedi immediati. La Commissione Cultura del Comune di Perugia, presieduta da Michelangelo Felicioni, ha approvato l’ordine del giorno del Movimento 5Stelle “Progetto e-bike: aumento dell’efficacia del servizio”. Sette voti a favore (Camicia, Sorcini, Nucciarelli, Mori, Mirabassi, Giaffreda e Pietrelli) e tre contrari (Felicioni , Tracchegiani e Pittola).

Con l’ordine del giorno “Progetto e-bike: aumento dell’efficacia del servizio”, Giaffreda chiede all’amministrazione “di riferire in consiglio riguardo alla politica e la strategia in tema di piste ciclabili e di mobilità sostenibile di questa città, nonché di  stanziare adeguate risorse finanziarie e di rafforzare l’impegno sulla comunicazione e sulla formazione riguardo al servizio di bike-sharing cittadino ed in tema di mobilità dolce, anche attraverso campagne comunicative ad-hoc, organizzazione di eventi, incontri con scuole ed università”. Infine, “chiede di semplificare l’accesso al servizio di bike-sharing, attraverso opportune rimodulazioni, sia riguardo al posizionamento delle stazioni di bike-sharing, sia riguardo al costo del servizio”.

Nell’atto “si ricorda che nel 2010 la giunta comunale approvò il progetto “PG Bike – integrazione intermodale del Minimetro tramite servizio di Bike Sharing”. In seguito a ciò fu indetta procedura per l’individuazione del concessionario, con assegnazione del servizio alla società Comunicare srl. Nel 2013 sono state sei le postazioni installate, cui se ne è aggiunta una settima nel 2015”.

“Il costo per la messa in opera del servizio –ha ricordato ancora Giaffreda- finanziato con un contributo del Ministero dell’Ambiente a copertura integrale delle spese, è stato di oltre 232mila euro, a cui si aggiungono 15mila per la redazione di linee guida per la progettazione, gestione e manutenzione del sistema, ma dal 2013 al 2017, sono stati venduti solo 517 abbonamenti. Nel tempo, al concessionario è stato richiesto di realizzare (nel 2015) la settima stazione nel centro storico, in sostituzione della campagna pubblicitaria di lancio, ritenendo che la presenza di una stazione in centro sarebbe stata di per sé più incisiva di qualunque campagna promozionale. Stazione che è stata poi realizzata, a carico del concessionario, in Piazza Italia”. Tuttavia, secondo Giaffreda, “i dati degli abbonamenti al servizio di bike-sharing sottolineano  un calo netto di interesse degli utenti nel corso del tempo; dunque l’implementazione del servizio non ha prodotto nessuno dei vantaggi potenziali di un sistema di mobilità dolce e va, quindi, riprogettato. Dobbiamo fermarci a riflettere -ha concluso Giaffreda- perchè non si può non sviluppare un sistema di mobilità dolce se vogliamo che Perugia si possa proporre come città moderna e attenta alla sostenibilità.” 

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