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Cronaca Prepo

Complesso interparrocchiale San Giovanni Paolo II: 5 milioni e 4 anni per la realizzazione

La serata è stata introdotta dal saluto del Cardinale Gualtiero Bassetti che ha voluto sottolineare che la chiesa prima che una struttura è il corpo vivo dei battezzati ma che, essendo popolo, essi hanno bisogno anche di un luogo dove vivere

C’erano tanti giovani. E sono stati loro, in qualche modo, i protagonisti della presentazione del progetto del Complesso Interparrocchiale San Giovanni Paolo II tenutasi al Centro Congressi A. Capitini la sera del 17 giugno. Alla presenza degli assessori comunali Emanuele Prisco ed Edi Cicchi, del Presidente del Consiglio Comunale Leonardo Varasano e di numerosi consiglieri comunali tra cui Erika Borghesi consigliera delegata della Provincia, di dirigenti e tecnici degli uffici urbanistica ed edilizia del Comune di Perugia, del sottosegretario agli interni Giampiero Bocci, e circa 900 persone, l’architetto romano Paolo Marciani ha illustrato il progetto del Complesso la cui realizzazione è prevista nei prossimi quattro anni dal costo complessivo di circa cinque milioni di euro, di cui 4.600 finanziati dalla CEI.

La serata è stata introdotta dal saluto del Cardinale Gualtiero Bassetti che ha voluto sottolineare che la chiesa prima che una struttura è il corpo vivo dei battezzati ma che, essendo popolo, essi hanno bisogno anche di un luogo dove vivere la propria fede ed ha voluto indicare il Complesso come la “casa di tutti”. Don Giuseppe Gioia ha poi ricordato l’attesa più che trentennale di una chiesa capace di rispondere alle esigenze di un quartiere che in questi anni è cresciuto demograficamente ed anche ecclesialmente.

A seguire Don Oscar Bustamante ha illustrato il Logo del Complesso nel quale sono evidenti le caratteristiche geografiche del luogo dove sorgerà il complesso ed anche la configurazione storico-spirituale delle parrocchie di Prepo, Ponte della Pietra, San Faustino dedicate tutte a Maria Vergine, insieme alle caratteristiche architettoniche della struttura stessa. Il centro della serata è stata la presentazione del progetto da parte di Paolo Marciani: una realizzazione imponente che nasce, come ha voluto sottolineare lo stesso architetto, “in un clima di grande collaborazione, di ascolto, di condivisione, entro la bellezza di relazioni che mostrino bellezza di Colui che solo è bello. Una bellezza che si trasmette e trasfigura le stesse strutture”.

Trenta minuti nei quali sono sfilate, davanti agli occhi dei presenti le immagini del Complesso: una struttura a chiostro aperto “uno spazio di decompressione delle tensioni quotidiane”, che si apre in un abbraccio accogliente. Forte è il simbolismo cristologico che traspare in ogni tratto come la chiesa che “gioca” con le forme dei simboli del cubo e della sfera illuminata dallo squarcio di luce simbolo della piaga del costato di Cristo. Un attento silenzio e il lungo applauso finale da parte del pubblico, hanno accompagnato la presentazione dimostrando un forte gradimento del progetto stesso.

A suor Roberta Vinerba il compito di motivare la scelta dello slogan della presentazione “la speranza edifica”. In un tempo di crisi come quello che viviamo,― ha spiegato ― noi vogliamo essere uomini e donne che vedono quello che ancora non c’è. Lo dobbiamo ai nostri figli ai quali dovremo dire che abbiamo fatto la nostra parte con coraggio e tenacia per costruire lavoro, dignità, futuro. La realizzazione del Complesso che trasforma un tratto di via Settevalli, realizzata da imprese locali, è un segno di speranza per la città tutta, oltre che l’espressione di un diritto fondamentale, quello di poter professare la propria fede”. A seguire la proiezione di un filmato con i momenti più emozionanti del recente pellegrinaggio dei giovani dell’Oratorio in Polonia dove hanno ricevuto la reliquia di Giovanni paolo II, “prima pietra del Complesso”, e la consegna delle maglie dei pellegrini al Sindaco e al Cardinale.

Don Fabrizio Crocioni ha presentato i professionisti che lavorano al progetto. L’ing. Paolo Anderlini e Vincenzo Brozzetti, il geometra Claudio Belardoni responsabile dell’ambito tecnico, il dott. Massimo Carloni per la parte finanziaria e don Riccardo Pascolini responsabile degli uffici amministrativi della diocesi.

Applauditissimo e dedicato in special modo ai giovani, l’intervento del sindaco Romizi. “Mi piace il riferimento alla speranza in un tempo nel quale soprattutto ai giovani è passata l’idea che non potranno farcela ― ha esordito ― ed oggi siamo qui, a tirare una linea su una vicenda che ha messo a confronto varie anime e sensibilità per dire che vogliamo ripartire. Mi piace il progetto, mi piace ancora di più quello che ci sarà dentro, quello cioè che ne farete, che deve essere un luogo dove i giovani respirano la speranza”. Infine la conclusione del Cardinale Bassetti, il quale ha espresso il desiderio di poter essere lui a consacrare questa nuova chiesa, la cui costruzione è affidata al progetto di finanziamento che verrà presentato alle comunità parrocchiali il 15 settembre prossimo.

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