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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ferisce a coltellate la ex con la figlia in braccio e fugge, in tribunale chiede lo sconto di pena

L'uomo aveva aggredito la donna, rifugiata in una casa d'accoglienza, perché non gli faceva vedere la bambina. La ex era stata medicata con 60 punti di sutura

Fugge dal compagno violento, ma lui la rintraccia e la sfregia dopo una lite. È quanto accaduto a gennaio a Perugia, in un centro di ospitalità per famiglie e persone in difficoltà, dove la donna, italiana, con la figlia piccola (appena un mese) era ospite e dove è stata ferita dall’ex compagno, tunisino.

L’uomo è comparso stamattina davanti al giudice per l’udienza preliminare, difeso dall’avvocato Silvia Terradura, avanzando la richiesta di essere giudicato con il rito abbreviato per l'accusa di lesioni personali gravissime. Attualmente è detenuto a Capanne. In un primo momento aveva chiesto di poter patteggiare a 3 anni, salvo poi ripensarci.

L’aggressione è avvenuta nella notte, tra la mezzanotte e l’una. L’uomo si era presentato nella casa di accoglienza, voleva vedere la figlia, aveva iniziato a litigare con la ex compagna, poi aveva afferrato un coltello, colpendo la donna e procurandole profonde ferite al volto. Il tunisino aveva ferito anche il cugino della donna, intervenuto per difenderla, e fatto cadere per terra la bambina (in ospedale l’avevano tenuta in osservazione, con una prognosi di sette giorni).

L’uomo era fuggito, ma le forze dell’ordine lo avevano rintracciato pochi giorni dopo a Roma.

La donna era stata portata al Pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia dove le erano stati applicati 60 punti di sutura per chiudere tutte le ferite e i tagli.

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