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Cronaca

Lettori: Assisi, cronaca della cogestione del liceo scientifico

Il documento prodotto dagli stidenti del liceo riassume bene tutte le giornate di cogestione e ne evidenzia i molteplici aspetti durante il periodo di protesta

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

Documento delle Studentesse e degli Studenti del Liceo Scientifico di Assisi.

"O tempora o mores" quali studenti e studentesse del Liceo Scientifico di Assisi osiamo gridare a gran voce contro l'impoverimento e la svalutazione che il sistema scolastico ha subito e subisce tutt'ora, in difesa dell'inalienabile diritto allo studio che ci spetta secondo gli art. 33-34 della Costituzione.

Non additeremo chicchessia senza certezze né ci addentreremo in ambiti dove non abbiamo competenza, ci limiteremo ad esporVi ciò che è accaduto qui nel nostro Liceo nei giorni 10 e 11 dicembre, a raccontare di queste due giornate che abbiamo sfruttato per portare avanti una cogestione a scopo informativo e sensibilizzativo, nata per il puro desiderio di prendere coscienza della situazione in cui versa l'istituzione scolastica, onde evitare fraintendimenti e manipolazioni viziose perché è facile essere sobillati da un sistema in fermento. Abbiamo così optato per l'informazione.

Sull'ondata dei movimenti perugini, non siamo rimasti immobili né silenziosi, abbiamo fatto la nostra scelta, anche se in ritardo rispetto alle scuole della Provincia. Teniamo a precisare che la nostra cogestione è stata garantita ed in parte proposta dal Dirigente Scolastico, il quale ha assicurato la sospensione delle attività scolastiche.

Gli argomenti trattati durante la cogestione, anche a livello approfondito, sono stati principalmente esposti da alcuni di noi studenti, che avevamo precedentemente fatto un percorso di ricerca ed informazione: i dati utilizzati sono stati presi da fonti attendibili, infatti ci siamo serviti di mezzi come giornali, documentari, servizi televisivi, internet e la nostra Costituzione. Gli ordinamenti presi in considerazione sono stati esposti senza nominare o chiamare in appello i partiti, per evitare una strumentalizzazione dell'informazione, che è stata trasversale. Oltre all'esposizione da parte nostra verso i nostri colleghi, ci siamo serviti di studenti, come un rappresentante d'istituto esterno, che è stato attivo nei movimenti studenteschi perugini, e due universitari dell'ateneo di Perugia. Per rendere oggettiva l'informazione ci siamo serviti anche di due filmati prodotti dalla televisione pubblica, la Rai.

Hanno dato un prezioso contributo anche i docenti su argomenti delicati che li riguardano più da vicino e su cui sono più informati; ha contribuito personalmente anche il Preside. Per articolare le due giornate abbiamo organizzato una riunione con tutti i rappresentanti di classe e le altre rappresentanze, da cui è emersa, attraverso il contributo di tutti, la programmazione della cogestione. Durante la cogestione sono stati trattati diversi temi attinenti all'attuale situazione scolastica nazionale e locale. Ricalcando lo slogan di queste due giornate "Informare per decidere", gli argomenti sono stati divisi in cause e obiettivi della protesta.

Il 10 dicembre si sono affrontati le cause fondamentali delle proteste studentesche di questo periodo:

• aspetti economici delle riforme, in particolare il taglio ai fondi destinati al funzionamento della scuola pubblica, che sono stati indirizzati alle scuole private, violando quindi l'articolo 33 della Costituzione, la quale regolamenta che la scuola privata sia "senza oneri per lo Stato";

• decreto legge 953 universalmente noto come ex Aprea;

• svalutazione della scuola, dovuta alla mancata innovazione del sistema scolastico e al cambiamento in negativo che la figura del docente ha subito;

• edilizia scolastica;

• mancato confronto tra studio e mondo del lavoro;

• il diritto allo studio riconosciuto dall'articolo 26 della Dichiarazione dei Diritti Umani, del quale non tutti possono avvalersi.

Come ultima cosa è stata letta e commentata la lettera del ministro Profumo rivolta agli studenti.

L'11 dicembre, secondo e ultimo giorno della cogestione, è iniziato con la visione, spiegazione e commento del video-intervista al ministro dell'Istruzione Profumo e al professore universitario Settis, andato in onda a Che tempo che fa. Si sono poi spiegati gli obiettivi che hanno animato le varie proteste. In seguito sono intervenuti due studenti universitari dell'ateneo di Perugia, che hanno trattato temi quali le differenze tra il loro mondo e il nostro, e il rapporto tra università e lavoro.

L'intervento dei docenti ha toccato temi che, in modo indiretto, ricadono su noi studenti, quali:

• piano per la dematerializzazione delle procedure amministrative;

• fenomeno del precariato;

• nuovo concorso per i docenti;

• scatti d'anzianità;

• svalutazione sociale della loro figura;

• incarichi educativi e sociali dati alla scuola;

• scioperi.

Questo spazio, messo loro a disposizione, è stato affrontato con un dibattito.

La nostra cogestione, quindi, ha avuto come scopo principale quello di trovare un modo alternativo per rapportarsi alle problematiche scolastiche, attraverso l'informazione e la sensibilizzazione degli studenti stessi. A nostro parere, infatti, il primo INDISPENSABILE passo verso il cambiamento è la consapevolezza della situazione che si sta vivendo. La diretta partecipazione degli studenti e il loro interesse per gli argomenti trattati, ci ha effettivamente confermato questo reale bisogno.

Ma questo rappresenta solo l'inizio.

Il nostro reale obbiettivo, non si limita infatti unicamente a questi due giorni di cogestione:

intendiamo estendere la nostra esperienza positiva e il nostro operato a tutte le scuole della regione, ma anche a chi non tocca con mano i disagi che come "istituzione scuola pubblica" stiamo vivendo. Quello che vogliamo lanciare è una proposta a intraprendere un cammino di mobilitazione per riportare la scuola pubblica al centro delle politiche di crescita regionali e nazionali. Siamo convinti che un futuro diverso sia possibile e siamo noi a dover contribuire per costruirlo e ridisegnarlo.

Gli studenti e le studentesse

Del Liceo Scientifico "Principe di Napoli" ann. Al Convitto Nazionale di Assisi.

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