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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Spoleto

Fiumi di cocaina dall'Olanda e dalla Svizzera per il mercato dell'Umbria: 13 arresti

Blitz dei carabinieri di Perugia e Spoleto. Smantellata organizzazione criminale di narcotrafficanti. In un anno e mezzo guadagnavano più di mezzo milione di euro

Un giro d'affari stimato dagli investigatori in circa 500 mila euro in un anno e mezzo. Maxi operazione dei carabinieri di Perugia e Spoleto che ha portato all’esecuzione di tredici ordinanze di custodia cautelare, di cui nove in carcere e quattro agli arresti domiciliari, nei territori di Spoleto e Assisi, nei confronti di soggetti indagati a vario titolo per i reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed allo spaccio di droga. Il blitz è scattato alle quattro di questa mattina, quando i militari hanno individuato e tratto in arresto gli indagati, appartenenti ad una associazione criminale albanese, strutturata in maniera organica e in  modo piramidale,  dedita al traffico internazionale di cocaina.

Il provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia ha per oggetto un’attività investigativa, nata nel 2013, che ha preso spunto dai servizi di osservazione effettuati dai militari di Spoleto e finalizzati a monitorare alcuni acquirenti di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

L’associazione criminale si avvaleva di un canale di approvvigionamento dall’estero, importando ingenti quantitativi di droga dalla Svizzera e dall’Olanda, che, successivamente, veniva smerciato sul mercato umbro ed in particolare su quello spoletino. I malviventi, tutti soggetti di origine albanese con diversi pregiudizi penali, avevano il compito di farsi carico delle questioni logistiche per la conservazione e la preparazione della droga in dosi; di provvedere alla riscossione delle somme ricavate dal traffico dello stupefacente; di reclutare personalmente, di organizzare e di curare il puntuale rifornimento di cocaina  per tutta la rete di spacciatori incaricati delle cessioni al dettaglio.

Altri criminali, ancora, avevano lo specifico ruolo di occuparsi del recupero dei crediti vantati dall’associazione stessa nei confronti degli  assuntori nonché quello di provvedere al reperimento delle schede telefoniche, intestate ad utenze fittizie, utilizzate dai vari associati per lo spaccio, al fine di eludere le “attenzioni” delle forze di polizia.

Inoltre l’attività investigativa condotta, nello specifico, da personale dell’Aliquota Operativa dei Carabinieri di Spoleto, procedendo in diverse circostanze al recupero e sequestro di partite di stupefacente, accertava come la rete di spacciatori, anch’essi inseriti nell’associazione, ricevevano lo stupefacente in “conto vendita”, impegnandosi a riscuotere dai vari acquirenti le somme da questi dovute da destinare, in seguito, ai vertici dell’organizzazione criminale.

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