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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Droga trasportata in ambulanza da Napoli a Perugia: il business della cocaina e dell'hashish

Il processo: sono cinque gli imputati, accusati, a vario titolo, di far parte di un gruppo criminale smantellato dopo una lunga indagine

Erano riusciti in poco tempo a mettere insieme un'associazione criminale in grado di trasportare ingenti quantitativi di droga da Napoli a Perugia. Un sodalizio, divenuto in una manciata di mesi, consolidato e ben congegnato. Il meccanismo era semplice: utilizzare un'ambulanza della croce rossa per trasportare la droga dal capoluogo campano fino alla periferia perugina.

La sostanza stupefacente veniva poi spartita fra i vari membri e rivenduta nel mercato con un notevole guadagno. La droga acquistata, solitamente cocaina purissima, come si legge nel capo d'imputazione, veniva infatti tagliata con altre sostanze, di modo che il quantitativo si duplicasse e potesse esserci un guadagno raddoppio.

Ma non solo cocaina. È sempre sul capo d'imputazione che emerge il trasporto di ben un chilo e 500 grammi di hashish, solitamente denominata dagli spacciatori “miele da mettere nel latte”. Nome apposito anche per la marjuana. “Portami dell'insalata”: era con questa frase che i membri del clan usavano per richiedere un maggiore quantitativo di droga leggera ogni qual volta che terminava. A finire in mezzo alla vicenda, finita oggi davanti al giudice Noviello, in tutto cinque persone, accusate, a vario titolo, di far parte di un gruppo smantellato dopo una lunga indagine. L'udienza di oggi è stata subito rinviata. Gli imputati sono difesi dai legali Massimo Brazzi, Letizia Ferdinando, Rosa Conti, Giusepe Caforio e Giovanni Spina.

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