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Cronaca

Carceri: una “class action” promossa dalla polizia penitenziaria

“Le OO.SS. tra cui il Lisiapp propongono un’azione contro il Dap per la tutela dei diritti”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

"Via la classe dirigente del Dap" con queste affermazioni le OO.SS. della polizia penitenziaria dell'Umbria il prossimo 13 giugno daranno corso ad una dura manifestazione di protesta a Terni in occasione della festa regionale del Corpo di Polizia Penitenziaria.

"il sentimento che ci pervade non è quello di celebrazione ma di indignazione" - è quanto sottolinea il Sindacato autonomo Lisiapp della Polizia penitenziaria -noi non abbiamo nulla da festeggiare, i nostri sentimenti sono di rivalsa, il nostro animo ci spinge a sollevare la testa e a gridare il nostro disappunto per l'operato di questi dirigenti.

L'amministrazione penitenziaria - continuano dal Lisiapp - deve fornire atti di trasparenza e di coerenza, provvedendo a dare quelle risposte che il personale attende, risposte reali e non soltanto forme di gestione palliativo come la vigilanza dinamica dei detenuti che è un esercizio che tende soltanto a gestire la situazione e che non rappresentano una formula risolutiva.

Inoltre - continua la nota Lisiapp - serve più attenzione per la sicurezza dei poliziotti, perciò queste forme di gestione dinamica debbono essere pensate a 360 gradi, con adeguamenti strutturali, materiali e tecnologici, formativi e non dimentichiamo umani e soprattutto non scaricando la responsabilità sull'operatore di trincea.

Piu' duro è il commento di Daniele Rosati segretario nella regione Umbria: "Se ciò non avverrà proporremo forme eclatanti di protesta, ricorrendo ove necessario all'autorità giudiziaria, per le inadempienze di questa amministrazione pensando anche ad azioni di classe "CLASS ACTION", per tutelare i diritti della Polizia Penitenziaria.

Perciò - conclude Rosati - chiediamo la costituzione di un tavolo di confronto con i vertici del Dap, per risolvere e sanare per l'Umbria l'assenza ingiustificata di attenzione e per esporre le problematiche e le nostre proposte per la loro risoluzione.

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