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Cronaca

Il caso, Boccali istituisce lo "ius soli" e dà la cittadinanza ai figli degli immigrati

Non c'è una legge nazionale a riguardo, ma in molti premono per la cittadinanza ai figli nati in Italia dei migranti. Il 2 giugno per la Festa della Repubblica avverrà la cerimonia per 68 bambini: ognuno rappresentante di una delle comunità presenti nel capoluogo

Per il sindaco Wladimiro Boccali la cittadinanza ai figli degli stranieri, nati in Italia, è una delle priorità del momento. Attualmente non si ottiene la carta di identità italiana prima della maggiore età e dopo un iter complesso. Per l'amministrazione comunale invece sarebbe più opportuno istituire il cosidetto "ius soli": ovvero il diritto acquisito per nascita in un territorio a prescindere dalla nazionalità dei genitori. In assenza di una legge nazionale che lo consente, il sindaco Boccali ha deciso di fare un atto dimostrativo: consegnare la cittadinanza onoraria di Perugia ad un bambino di ognuna delle comunità dei migranti presenti a Perugia.

La celebrazione avverrà il prossimo 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica: saranno 68 i bambini che avranno la cittadinanza onoraria alla Sala dei Notari. “Per l’ Amministrazione comunale  - ha spiegato il sindaco Boccali - che ha recepito un appello in tal senso lanciato dall’ Unicef e accolto dall’ Anci,  un bambino nato in Italia dovrebbe essere automaticamente ed alla nascita cittadino italiano, ma questo non avviene con l’ attuale normativa. La cittadinanza onoraria ha quindi il significato simbolico di  riconoscere la legittimità del diritto e di auspicare che il Parlamento vari una legge in tale direzione”. Una scelta che ha già creato diverse polemiche in Consiglio comunale con il centrodestra sulle barricate perchè si vuole andare contro le attuali leggi nazionali

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