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Cronaca Città di Castello

Città di Castello, pronto a truffare con assegni bancari: ma è tradito dall'accento

Aveva messo in piedi la più classica delle truffe: documenti falsi per presentarsi in banca ed aprire un conto corrente con tanto di assegni e carta di credito da incassare. Ma un carabinieri, campano, si è accorto dall'accento che non poteva essere di chi diceva essere nato e vissuto in Molise

Tradito dal suo accento campano e da un suo corregionale in divisa. Un 28enne napoletano aveva tentato la classica truffa ad una banca per ottenere, dopo l'apertura di conto corrente, un blocchetto degli assegni e una carta di credito. Per questo aveva esibito alcuni documenti falsi dove era residente a Pietralunga ed era nato a Campobasso. Il tutto per poter poi incassare il fido di mille euro della carta di credito e utilizzare gli assegni per truffare persone perbene. Nessuno poi sarebbe risalito a lui a causa della falsa documentazione fornita alla banca.

Ma la sua presenza in città - a Città di Castello - era però stata notata da una pattuglia di militari che transitava nei pressi dell’Istituto di Credito. I Carabinieri hanno così deciso di attendere che uscisse per effettuare un controllo. Non appena in strada i militari lo hanno fermato chiedendogli i documenti. Il 28enne ha esibito quindi la stessa carta d’identità. Per sua sfortuna però uno dei militari, anch’egli campano, ha subito compreso che l’uomo non aveva assolutamente l’accento molisano, nonostante egli sostenesse di aver sempre vissuto a Campobasso.

I Carabinieri hanno quindi approfondito gli accertamenti scoprendo che il documento era falso. Solo a questo punto il truffatore ha ammesso consegnando un’altra carta d’identità con le vere generalità. Il giovane è stato deferito in stato di libertà per truffa, falsa attestazione sulla propria identità personale e possesso di un falso documento d’identità.

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