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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Città di Castello

Terremoto a Città di Castello, Padre Martino Siciliani: "fenomeno in via di esaurimento"

I tecnici dell'Osservatorio Bina di Perugia sempre più convinti, da statistiche e monitoraggi, che le scosse sismiche sono destinate a placarsi a breve. E dal 25 marzo scorso che si registrano "movimenti" nell'Altotevere. La magnitudo maggiore registrata il 20 aprile alle 9.58

"I terremoti non si possono prevedere ma si possono valutare e il sisma di Città di Castello fornisce agli scienziati molti indizi che lasciano pensare ad un fenomeno in esaurimento". Lo ha dichiarato padre Martino Siciliani, direttore dell'osservatorio "A. Bina" di Perugia, intervenendo alla conferenza stampa indetta dal Comune tifernate per fare il punto sul terremoto che sta interessando il territorio.  

"Abbiamo voluto questo momento di sintesi per ribadire che le conseguenze del sisma sono lievissime e per rassicurare, nei termini che la scienza lo permette, la popolazione sulla natura del fenomeno che in questi giorni ha tenuto alta la nostra attenzione" ha spiegato il sindaco Luciano Bacchetta.

"Abbiamo potuto analizzare il terremoto di questa faglia ben prima che avvenisse - ha spiegato padre Siciliani - grazie ad una stazione che monitora il territorio con particolare esattezza. Gli strumenti ci dicono in primo luogo che a provocare le scosse non è un distretto sismico ma la faglia, che da Gubbio raggiunge Pietralunga e quindi Città di Castello. Un certo dinamismo nella zona è cominciato a Bocca Serriola il 25 marzo: da allora sono state 1100 gli eventi e 650 quelli riconducibili a Città di Castello. L'apice, la scossa delle 9.58 di sabato 20 aprile, di 3.6 gradi della Scala Richter, non è stata seguita altri episodi di analoga intensità ma da sciami assai contenuti di cui la popolazione ha avuto sentore perchè l'epicentro è praticamente coincidente con il perimetro del capoluogo e perchè è molto superficiale, dai 6 ai 9 chilometri. Secondo le nostre statistiche e i casi pregressi, grandi crisi sismiche provengono da grandi strutture sismotettoniche: non sarebbe questo il quadro emergente a Città di Castello".

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