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Cronaca Città di Castello

Finte assunzioni di stranieri per il permesso di soggiorno: arrestato ambulante

Un 58enne di Città di Castello aveva messo in piedi un business molto più redditizio del suo piccolo banco di frutta. Oltre 20 assunzioni fingendo di avere un'azienda agricola. Molti soldi incassato ma ora si trova a Capanne

Ha assunto decine di stranieri per gestire il suo piccolo banco ambulante di frutta e verdura da portare nei vari mercati dell'Umbria. Una tale sproporzione che ha fatto insospettire sia l'Inps che i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, diretti dal Luogotenente Angelo Borsellini, che hanno voluto vederci chiaro su questa micro-azienda nei fatturati ma con personale da  grande azienda. 

Un 58 enne di Città di Castello - ora a Capanne - aveva infatti messo su business basato sui permessi di soggiorno piuttosto che sulla verdura. Si faceva pagare dagli stranieri e in cambio offriva finti contratti di lavoro per fargli ottenere i permessi di soggiorno. Ecco dunque il boom di assunzioni di magazzinieri, addetti alla vendita, addetti al ricevimento merci in magazzino, commessi di vendita all’ingrosso. E pensare che l'uomo aveva un solo furgone dove conservare la merce. 

I reati contestati vanno dal favoreggiamento in concorso all’ingresso nel territorio Italiano di stranieri mediante false domande di nulla-osta nei cosiddetti flussi stagionali, al favoreggiamento in concorso, anche tentato, alla permanenza illegale di stranieri in Italia a fini di lucro e falso continuato, mediante false assunzioni finalizzate al rinnovo del Permesso di Soggiorno; dalle false comunicazioni di emersione per lavoratori domestici, alla truffa aggravata in concorso, anche tentata, mediante fittizie comunicazioni di assunzione, seguite dalle relative comunicazioni di cessazione, finalizzate alla fraudolenta percezione di indennità di disoccupazione ai danni dell’INPS.

L'umbro aveva dichiarata un'attività agricola con annessi 5 ettari di fondo dove avrebbe coltivato ortaggi e frutta, così da giustificare la richiesta di manodopera straniera. Ma non è risultato iscritto alla Camera di Commercio né figura aver mai denunciato redditi dominicali di terreni agricoli. Ha permesso l'ingresso in Italia di ben 18 persone e di altre 4 che però sono state stoppate prima dalle autorità. 

Il commerciante per tutte le false pratiche da lui promosse pretendeva il pagamento anticipato di somme di denaro oscillanti tra le poche centinaia di Euro finanche a 2500 euro, versati anche dall’estero per il tramite della Western Union. Denunciati anche diversi intermediari che fornivano i nomi delle persone desiderose e disposte a pagare pur di lasciare il proprio paese.

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