Dopo la riapertura della chiesa di San Fortunato, torna a splendere la zona dell'Arco Etrusco
Tolta di mezzo l’orrenda attrezzatura di cantiere, terminato il restauro e consolidamento della chiesa, quell’area adiacente allo storico Arco d’Augusto si carica di valore aggiunto
Dopo la riapertura della chiesa di San Fortunato, ex Padri Silvestrini, la zona Arco Etrusco è sempre più bella. Tolta di mezzo l’orrenda attrezzatura di cantiere, terminato il restauro e consolidamento della chiesa, quell’area adiacente allo storico Arco d’Augusto si carica di valore aggiunto.
È stato rifatto l’accoltellato in mattoni e finalmente il sagrato della chiesa è pulito e pieno di luce. La struttura è stata recentemente presentata e riconsegnata alla città nelle mani di Comunione e Liberazione, che ci ha messo del suo, in termini d’impegno e di finanze.
Non ci sono più, alla fine della “piaggia” (il ripido discesone di via Bartolo), quelle due panchine in pietra, neglette e con la seduta spezzata. A cura della Comunità è stata ripulita la zona sotto il muro e vi è stata riportata terra.
Dopo di che, un operaio ha realizzato una bella aiuola a tratti rotondeggianti in sassi lavati. Ora si attende la messa a dimora di piantine stagionali che conferiranno un tocco di colore ai materiali fittili e ai vicini travertini. Sarà cura di Comunione e Liberazione (ci dice il suo responsabile regionale, Giuseppe Capaccioni) portare a buon fine l’operazione.
Arco Etrusco ripulito, piazza rifatta, San Fortunato riconsegnata e riaperta al culto: la prossima celebrazione, col cardinale Bassetti, il prossimo 30 ottobre, ore 9:30, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico della Stranieri, con la presenza del ministro Fedeli.