Taglio sede Rai, a scendere in campo questa volta è la Cgil: "Renzi ci ripensi"
Si torna a parlare del possibile taglio delle sede Rai annunciato recentemente. La Ggil, tramite comunicato stampa, si è detta contraria
Si torna a parlare del taglio o ridimensionamento delle sedi Rai. Questa ad intervenire il segretario della Cgil che ha dichiarato, tramite nota stampa: La logica dei tagli indiscriminati non ci convince nella stragrande maggioranza dei casi. Invece di tagliare sulla carne viva del Paese occorrerebbe reperire risorse incidendo sulle grandi ricchezze, a partire da una vera imposta patrimoniale.
“Consideriamo inaccettabile - ha poi aggiunto -, e invidiamo il Presidente del Consiglio Renzi, a non procedere sulla strada del taglio e/o del ridimensionamento della libertà di informazione riducendo il ruolo e la funzione delle sedi regionali della RAI. Anche su questo versante rischia di prevalere una logica inaccettabile di centralizzazione a livello nazionale che riduce le voci delle nostre realtà regionali. Con forza diciamo NO alla riduzione dell’offerta televisiva a livello regionale e proponiamo che parte del canone televisivo venga finalizzato invece ad un potenziamento e ad una difesa delle sedi regionali della RAI. Nella nostra regione, la sede regionale della RAI rappresenta un presidio importante di libertà di informazione al quale la collettività regionale assolutamente non è disponibile a rinunciare.