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Cronaca Gubbio

Ceri, pugno duro di Stirati sugli assembramenti: "Denunce, quarantena obbligatoria e Daspo dalle famiglie ceraiole"

Il sindaco invoca rigore e propone provvedimenti esemplari come per gli ultras che si macchiano di violenza: "Hanno infangato tutta la città"

Un sindaco molto arrabbiato e preoccupato, quello che ha riferito in consiglio comunale su fatti di ieri sera a Gubbio. Filippo Mario Stirati, primo cittadino della città dei Ceri, non ha dubbi: per chi si è macchiato dei comportamenti scorretti di ieri sono pronte denunce, quarantena obbligatoria e propone una sorta di Daspo (come per gli ultras) dalla festa e dalle famiglie dei Santubaldari, Sangiorgiari e Santantoniari. 

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“Sono state giornate intense, dal punto di vista spirituale e interiore, abbiamo vissuto momenti che ci hanno riportato alle radici della nostra festa e credo che questo sia stato compreso e materialmente agito dalla stragrande maggioranza dei concittadini – ha detto il sindaco Stirati - Non possiamo consentire ad una minoranza, a dir poco facinorosa e scriteriata, irresponsabile, di sporcare una giornata che abbiamo vissuto con tristezza e malinconia. Io, da solo, con il vescovo, nei luoghi simboli della nostra città e non permetto ad una minoranza di sporcare e gettare fango su Gubbio e sui Ceri”. 

Ceri a Gubbio, assembramenti in città

Il primo cittadino ha voluto ricordare che tutti i cittadini si sono impegnati a rispettare le regole “prescindere dalle mie ordinanze”, che sono in vigore su tutto il territorio nazionale, cioè distanziamento sociale e divieto di assembramento. “C’è rischio di nuovi contagi, proprio ieri un nuovo caso positivo è stato registrato a Gubbio – ha detto il sindaco - Ci accingiamo a a chiudere il Centro operativo comunale e a riaprire diverse attività, fare un passo indietro sarebbe criminoso”. 

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Da qui la dura presa di posizione: “Occorre agire duramente nei confronti di chi si è macchiato di questi comportamenti. Alcuni vigili sono stati insultati e aggrediti – ha detto Stirati – Per questo agiremo con fermezza e abbiamo chiesto alla Procura della Repubblica di andare fino in fondo in maniera drastica. Nessun velo, neanche se tra i facinorosi ci fossero dipendenti comunali o familiari”. 

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Stirati ha ricordato come alcune persone siano state identificate già ieri sera e su altre si stanno svolgendo accertamenti: “Per questo mi accingo a firmare le ordinanze di quarantena domiciliare obbligatoria - ha detto il sindaco - Non debbono esistere zone grigie. Come nel calcio, quando avvengono episodi di episodi di violenza, ritengo che anche nel mondo dei Ceri sia necessario fare uno sforzo di questa natura, emanando una sorta di Daspo a chi si comporta in questo modo”. Stirati ha ribadito che “i disvalori e i modelli negativi vanno isolati e non possono essere quei valori negativi a permettere di fare carriera nelle famiglie ceraiole – ha concluso il sindaco - Tra Sant’Ubaldo e il capomastro che lo getta nella buca, si sta con Sant’Ubaldo, si condanna la parte sbagliata e non si gira la testa. Gli eugubini attendono una risposta dura e sarà data”.

Intanto sulle ordinanze è scontro con i vicini di Gualdo Tadino. 

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