Overdose in centro storico, salvato un giovane dal 118: i primi soccorsi da un passante

(inviato e redatto di Nicola Capizzi)

Perugia, centro storico, ore 19:50 circa. Nel tardo pomeriggio di oggi un'ambulanza del 118 attraversa Piazza IV Novembre a sirene spiegate per fermarsi a Piazza Danti. Dietro, una volante dei Carabinieri. Lo scenario è sempre lo stesso: un giovane che giace privo di sensi, un passante che gli alza le gambe nel tentativo di dargli i primi soccorsi e la piccola folla che osserva curiosa, ormai abituata a queste scene. Insomma, l'ennesimo caso di overdose da eroina che ormai da troppo tempo riempie le pagine della cronaca locale.

Gli uomini del 118 non perdono tempo, uno di loro alza una manica della maglia del giovane riverso sui gradini del Duomo di San Lorenzo per iniettargli una fiala di narcan (farmaco utilizzato in caso di overdose da eroina, ndr), una non è sufficiente ne saranno necessarie altre quattro. Il giovane, tunisino di 25 anni, già noto alle forze dell'ordine, riapre gli occhi. Si era seduto sulle scalinate perimetrali al duomo per mangiare un panino quando ad un tratto si è sentito male. La celerità dei soccorsi ha evitato il peggio. “Siamo abituati a questo genere di interventi -dice un operatore del 118- e giriamo con le fiale di narcan nel taschino evitando così di prendere la borsa, la velocità in questi casi è essenziale”. 

Nonostante i ripetuti inviti per un controllo in ospedale da parte degli infermieri, il giovane tossicodipendente dopo i rilevamenti di rito da parte dei Carabinieri si allontana. È ormai evidente che non basta il costante impegno delle forze dell'ordine, sempre più mortificate dai continui tagli perpetrati dai governi che si susseguono. La repressione non è sufficiente: quello della droga è problema sociale e come tale va affrontato. Questo è un fenomeno globale, come ricorda Saviano nel suo ultimo libro “ZeroZeroZero”, che ha bisogno di risposte più articolate.