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Cronaca

La cura umbra contro l'anoressia fa scuola a Malta: nasce un centro nell'Isola

L'esperienza vincente dei centri regionali (Todi e Città della Pieve) sui disturbi alimentari sarà trasferita sotto forma di formazione medica alla sanità pubblica di Malta. Firmato accordo in Regione

Il “modello umbro” per il trattamento dei disturbi dell’alimentazione sbarca ufficialmente nella Repubblica di Malta. E’ stato infatti sottoscritto nella capitale dello Stato maltese un protocollo d’intesa tra il Ministero della salute della Repubblica di Malta, Regione Umbria e Azienda sanitaria umbra che ha come scopo lo sviluppo della reciproca collaborazione e di scambio con l'obiettivo di avviare il centro residenziale situato a Malta e conosciuto come "Dar il-Kenn", per le persone con disturbi alimentari e obesità, oltre a migliorare costantemente la qualità del servizio attraverso azioni e attività di formazione e di aggiornamento permanente su tale tipologia di disturbi. L’attività formativa e di assistenza sarà svolta dal personale specializzato del sistema sanitario umbro che opera all’interno del Centro Palazzo Francisci di Todi, e del Centro DAI di Città della Pieve, con la supervisione della responsabile dei centri, Laura Dalla Ragione.
  
Il protocollo sottoscritto dalla presidente Marini definisce diversi impegni, fra i quali prima di tutto la formazione del personale sanitario di Malta, attraverso un corso residenziale intensivo sulle competenze che si concentrerà sul trattamento e la gestione dei disturbi del comportamento alimentare e dell'obesità, che si svolgerà nell’isola. Altro punto qualificante dell’accordo di cooperazione è l’istituzione anche a Malta di un “numero verde” per fornire informazioni e dare indicazioni ai cittadini sul trattamento dei disturbi dell’alimentazione.

L’iniziativa di realizzare a Malta un centro analogo a quello aperto a Todi nel 2003 per la cura di persone, soprattutto giovani, affette da disturbi dell’alimentazione, è stata assunta personalmente del Presidente di Malta Abela, che lo scorso anno visitò ufficialmente la struttura di Palazzo Francisci di Todi e quella di Città della Pieve, per i pazienti affetti da bulimia. In quella circostanza  il Presidente George Abela si disse molto interessato all’esperienza umbra che avrebbe voluto portare nel suo Paese.

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