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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Cittadini, Fruttini scrive a Calabrese segnalando criticità in centro storico

Rino Fruttini, amante della Vetusta e riconosciuto esperto delle criticità del capoluogo, fa una comunicazione aperta all’assessore Francesco Calabrese in merito al Centro Storico di Perugia

Rino Fruttini, amante della Vetusta e riconosciuto esperto delle criticità del capoluogo, fa una comunicazione aperta all’assessore Francesco Calabrese in merito al Centro Storico di Perugia e ad alcune sue problematiche. Tra le numerose materie analizzate, ne porta alla luce alcune di estremo interesse e sconosciute ai più. Fruttini interviene a proposito di questioni relative a SCIA e NIA (Autodichiarazioni di inizio di attività) di friggitorie, fast food e quant'altro attiene alla sfera della ristorazione. Afferma che alcuni di questi esercizi “svolgono la loro attività, pur avendo dichiarato il falso: quando affermano di aver preso visione di quanto previsto dal Regolamento d'Igiene del Comune di Perugia in materia di canna fumaria”. Insomma: dichiarano di averla installata, quando, invece, di canna fumaria non c’è nemmeno l’odore… ma resta la puzza di frittura. Fruttini, manager ed economista di vaglia, dice a Calabrese: “Quando vuoi, te ne presenterò documentazione, con esposto-denuncia alla Magistratura”.

E prosegue: “Il problema del Centro storico non si pone solo in termini di inquinamento olfattivo da 'puzze fetide' (cito la precisa definizione dei regolamenti vigenti in materia)”. Osserva che alcune delle suddette attività irregolari generano anche ben altre problematiche, come l’inquinamento acustico, data l’assenza di controlli sul rispetto dell'art. 22 e 23 del regolamento di Polizia Urbana. Fruttini – che, notoriamente, non ha peli sulla lingua – mette in discussione anche comportamenti e orari degli operatori Gesenu: “Alla Gesenu viene concesso di svolgere la propria attività rumorosa, in deroga al suddetto regolamento, pur potendo essa compiere quelle operazioni dopo le ore 7:30”.

È da dire che non sono pochi i residenti a segnalare questo inconveniente. Un po’ come all’ospedale, quando si cominciano a sbattere porte e finestre a ore antelucane. Da qui l’accusa: “Avete trasformato, con le Vostre autorizzazioni in deroga, le piazze e piazzette del Centro storico in aree da discoteca con surround da disk jockey insopportabili”. Altre “accuse” consistono nella “Desertificazione di attività artigianali, commerciali e di servizi in generale”.

Senza contare la “Desertificazione di residenze e l’incremento esponenziale, da 5 anni ad oggi, di aree commerciali e residenziali rimaste sfitte”. Un vero e proprio j’accuse contro l’amministrazione. Esistono poi “Problemi della logistica, correlati a strutture sottoutilizzate, come il Minimetro”. Ed è un discorso sul quale Perugia Today torna spesso, riportando, con terzietà, valutazioni e posizioni diverse. Riguardo, infine, alla sicurezza, Fruttini osserva: “La questione sicurezza si pone laddove il territorio, come nel caso di specie, rimane sguarnito da presenze continuative, interessate a presiederlo”. Questa l’anamnesi. Circa le possibili terapie, lo studioso, venendo alla pars costruens, rimanda al progetto Casa&Bottega, già uscito su queste pagine, ma consultabile per intero nel suo blog, alla sezione Enclave casa& bottega del centro storico di Perugia".

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