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Cronaca

Spedizione punitiva contro gli aderenti di Casa Pound: in 5 davanti al giudice

Adesso dovranno tutti comparire di fronte al giudice per rispondere dei reati di percosse e lesioni personali. Ad essere aggredito anche l'autore di "Fuori dal cerchio - viaggio nella destra radicale italiana"

Doveva essere un incontro. Un semplice appuntamento per la presentazione del libro “Fuori dal cerchio – viaggio nella destra radicale italiana”. Ma qualcuno non deve avere apprezzato l’evento organizzato dagli aderenti di Casa Pound. Al punto tale che l’autore del libro, Nicola Antolini, è rimasto vittima di un’aggressione in piena regola alla sala Santa Chiara.

I fatti – L’episodio , che ha dato vita a un processo a carico di cinque persone, risale a un lontano 2010. Come si legge nella denuncia sporta dall’autore del libro: “Mentre eravamo all’interno ho visto una persona affacciarsi rapidamente dalla porta di ingresso; un attimo dopo sono entrate alcune persone, tra cinque e sette, tutte con volto coperto tranne una. I primi due si sono diretti verso P.D. (organizzatore dell’evento, ndr.) dandogli delle ‘manate’ come per afferrarlo per il petto. Erano vestiti con delle felpe tipo ninja e occhiali da sole. Il terzo, a volto scoperto, aveva una camicia a quadroni forse bianchi e rossi con le maniche tirate aperta sotto la quale aveva una maglietta bianca. Poteva avere forse 50 anni o qualcosa di più… L’uomo si è diretto verso di me e giunto alla mia altezza mi colpiva con il pugno destro prendendomi alla bocca”.

Ma l’aggressione non finisce qui, dato che il giovane si è ritrovato a terra, mentre l’altro ha preso una sedia colpendole più volte alla gamba sinistra. Ad un certo punto, senza dire una sola parola, il gruppo  se ne è andato, lasciando i due giovani esterrefatti.

La vicenda è approdata in tribunale, dopo che Antolini è riuscito a riconoscere l’uomo sui 50 anni. Ad essere individuate in tutto altre quattro persone, alle quali è stato possibile risalire grazie al sistema di videosorveglianza. Adesso dovranno tutti comparire di fronte al giudice per rispondere dei reati di percosse e lesioni personali.  Gli imputati sono difesi dagli avvocati Delfo Berretti, Stefano Tentori Montalto e Marco Angelini. 

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