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Cronaca

L'ex boss Musumeci fuori dal carcere dopo 27 anni: "Ricomincio a vivere. Il mio sogno? Fare l'avvocato degli ultimi"

Il tribunale di Sorveglianza di Perugia ha concesso la liberazione condizionale a Carmelo Musumeci, l'ex boss della Versilia da 27 anni in carcere, di cui gli ultimi trascorsi a Capanne

Per Carmelo Musumeci, l’ex “boss” della Versilia, comincia una nuova vita. Già perché dopo aver scontato 27 anni di carcere, alcuni dei quali trascorsi in regime di 41bis, nel 2017 è riuscito ad ottenere la semilibertà e ora, dal 14 agosto, è in libertà vigilata e potrà trascorrere l’intera giornata fuori dal carcere di Capanne. 

Certo, con delle limitazioni ben specifiche, ma per un uomo che ha trascorso praticamente metà della sua vita da detenuto, intraprendendo comunque un cammino che lo ha cambiato nel profondo, ora sente di poter iniziare una nuova vita. E’ stato il tribunale di Sorveglianza di Perugia a concedere a Musumeci la liberazione condizionale.  Affiancato da anni nelle sue battaglie legali dal professore universitario e avvocato Carlo Fiorio, oggi è un uomo “quasi” libero.

In una lunga intervista rilasciata a marzo da Carmelo Musumeci a Perugiatoday, aveva raccontato gli anni bui della sua vita e il lungo percorso intrapreso in carcere, le sue battaglie contro l’ergastolo ostativo e il cammino verso una esistenza diversa, studiando e riuscendo a conseguire tre lauree, di cui una in Giurisprudenza.

Confessioni di un ex boss sanguinario. Carmelo Musumeci: "Certi reati non si finiscono mai di scontare. Ma ergastolo e 41 bis provocano solo odio"

“Non era scontato – commenta Carmelo Musumeci a Perugiatoday – ma è un sogno.  Intanto continuerò il mio lavoro di volontario presso la comunità di Bevagna, dove sconterò il mio periodo di libertà vigilata. Chiederò delle autorizzazioni per incontrare la mia famiglia, ma alzarsi la mattina e non vedere più le sbarre davanti è una conquista importante. Certe pene gravi come le mie non si finiscono mai di scontare, ma ho chiesto di poter continuare a scontarla lontano dalle sbarre, rendendomi sicuramente molto più utile che passare le giornate rinchiuso a non far nulla. Avere la possibilità di prendermi cura di persone disagiate è gratificante ed è sicuramente utile verso la società". 

La notizia è arrivata alla vigilia del Ferragosto. “Ho ricevuto una chiamata dal carcere, così come ho scritto nel mio post su Facebook. Sono passato per l’ufficio matricole dove mi hanno restituito i miei effetti personali, tra cui la fotografia scattata all'entrata in carcere e  datata 1991. E’ come se avessi visto un’altra persona. Non solo a livello fisico, ma anche a livello interiore. Ho ripreso in mano la mia vita e posso cominciare a fare progetti. Il mio sogno? Chiedere la riabilitazione e fare l'avvocato di chi non ha avvocato. Dei detenuti abbandonati a sè stessi e che durante l'esecuzione della pena non hanno più nemmeno un legale". 

Ora Carmelo Musumeci "sconterà" i suoi cinque anni di liberazione condizionale presso la comunità terapeutica di Bevagna dove presta servizio come volontario. Non potrà allontanarsi dalla provincia di Perugia previa autorizzazione del magistrato, dovrà rientrare non più tardi delle 22 e fino alle 6.30 del mattino, firmare una volta a settimana in caserma a Bevagna, "ma mi sento un uomo libero" - spiega Carmelo Musumeci alla nostra redazione. "La prima chiamata non appena appresa la notizia della mia scarcerazione? Al mio avvocato, con cui ho condiviso tante battaglie". 

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