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Cronaca Città di Castello

Vestiti e scarpe con marchi taroccati sequestrati diventano un dono della Guardia di finanza alla Caritas per i più bisognosi

I prodotti, per un valore di mercato di 5mila euro sono stati dati in beneficenza dai militari della Tenenza di Città di Castello al vescovo Domenico Cancian

Mille capi d'abbigliamento sequestrati dalla Guardia di finanza e donati alla Caritas per i più bisognosi.

I vestiti, per un valore di mercato di più di 5.000 euro (capi e calzature con marchi contraffatti) sono stati devoluti dai finanzieri della Tenenza di Città di Castello in beneficienza e consegnati al vescovo monsignor Domenico Cancian,  e a don Paolino Trani, direttore della Caritas diocesana. Ai militari è andato il ringraziamento "per il costante impegno profuso a difesa degli interessi dello Stato e dell’intera comunità tifernate" e per aver voluto destinare "i risultati dell’attività di polizia economico-finanziaria alle persone più bisognose ed hanno rivolto un segno di gratitudine anche agli Enti che hanno reso possibile il nobile gesto".

I beni donati provengono da vari sequestri eseguiti dalla Tenenza tra il 2019 ed il 2020, a seguito di attività mirate a reprimere la vendita di prodotti con marchi contraffatti (i distintivi sono stati tolti dai capi donati) e l’abusivismo commerciale e, più in generale, a contrastare tutte le varie forme di vendita illegale, in favore dei commercianti onesti e rispettosi delle regole.

I volontari della Caritas Diocesana tifernate provvederanno a distribuire i capi di abbigliamento attraverso l’apposito “Emporio della Solidarietà” alle persone svantaggiate, in segno di giustizia ed equità sociale.

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