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Cronaca

Umbria, tragedia sfiorata in carcere: detenuto dà fuoco alla cella per "protesta"

Non avrebbe voluto un altro detenuto in cella. "Ha dato fuoco a tutto, momenti di tensione e pericolo"

Momenti di tensione nel carcere di Terni a causa della protesta “sconsiderata e incomprensibile” di un detenuto italiano che ha appiccato un incendio nella cella  dov'era ristretto, dando fuoco a tutto quello che vi era all'interno. A rendere noto il grave episodio è Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l'Umbria del  Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo della Categoria.

"Sono stati momenti di grande tensione e pericolo, gestiti però con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari. Poteva essere una tragedia, sventata dal tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari di servizio nel Reparto e dal successivo impiego degli altri poliziotti penitenziari in servizio nel carcere. Colpa e conseguenza della protesta sconsiderata e incomprensibile di un detenuto italiano, che non voleva venisse messo nella sua cella un detenuto nordafricano”.

Bonino aggiunge che "Il tutto è accaduto presso il Padiglione Media Sicurezza del carcere ternano. Il responsabile è un detenuto italiano di 33 anni, che già nel passato si è reso responsabile di gravi fatti che hanno alterato l'ordine e la sicurezza interna. E' sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nelle carceri italiane e di quelle umbre in particolare".

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