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Cronaca Spoleto

Vita da cani, prima costretti a vivere al buio e ora condannati al Canile senza possibilità di adozione

I sei poveri cani adesso vivono in un canile da cinque lunghi anni senza possibilità di essere adottati, dopo che le forze dell'ordine li hanno prelevati dalla casa in cui subivano maltrattamenti

Sono stati costretti per anni a vivere in un metro quadro, fino a quando le forze dell’ordine non hanno fatto irruzione nell’abitazione di un’anziana e hanno scoperto i sei poveri cani semi morti e senza più forza vitale. La donna, immediatamente denunciata, non ha saputo dare nessuna spiegazione, se non quella che “stavano bene e mangiavano in abbondanza”.

Le foto, però, presentata in aula oggi, 7 aprile, e visionate dal giudice monocratico Marino Albani, sembrano parlare chiaro e  non lasciare dubbio alla libera interpretazione. Divisi in un due differenti luoghi, i cani abitavano alcuni in una piccolissima terrazzina  grande solo un metro quadro, gli altri, al buio, in un garage. Tutti, come è stato fatto presente in aula, sono stati trovati in condizioni igienico sanitarie drammatiche: malati, denutriti e pieni di parassiti.

A finire sotto accusa una donna del ’29, trovata anche quest’ultima a vivere in uno stato di degrado. Tanti i rifiuti nell’abitazione dell’imputata che hanno permesso alle forze dell’ordine di constatare lo stato in cui viveva la proprietaria dei sei cani.

Per i poveri animali non c’è stato altro da fare che lasciare l’abitazione e finire in un canile, dove ormai vivono da cinque lunghi anni, senza possibilità di essere adottati, dato che nei loro confronti si è provveduto con un sequestro preventivo. L’anziana, residente in una frazione vicino Todi, rischia, invece, una condanna per maltrattamenti su animali. 

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