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Cronaca

Calcio violento - Tesserati e tifosi scalmanati, fioccano multe e sanzioni per le società. E c'è anche chi voleva tirare un mattone all'arbitro

Il giudice sportivo deve anche decidere sul giallo dell'espulsione: fallo di mano o entrata scomposta sull'avversario?

I tifosi violenti fanno mettere mano al portafoglio alle società con multe salate per le intemperanze sui campi da gioco dell’Umbria. Diverse le società sanzionate dal giudice sportivo territoriale Marco Brusco, assistito dal rappresentante degli arbitri Fabio Fiordi Fabio. Pesante quella comminata al Cascia (con sconfitta a tavolino, 800 euro di ammenda e due giocatori squalificati) perché un tifoso ha aggredito il direttore di gara con un mattone.

CAMPIONATO ECCELLENZA

Inibizione fino al 6 gennaio del 2024 per un dirigente del Pierantonio Sport “per comportamento protestatario ed irriguardoso nei confronti di un assistente dell'arbitro”.

CAMPIONATO PROMOZIONE

Sono 200 euro di multa per la Polisportiva Pietralunghese a causa del “comportamento offensivo e minaccioso del pubblico nei confronti della terna arbitrale per l'intera durata della gara”.

Ammenda di 100 euro per il Todi Calcio “perché al termine della gara tesserati non identificati dall'arbitro davano inizio ad una rissa con tesserati della squadra avversaria”.

Multa di 90 euro per il Campitello “perché al termine della gara tesserati non identificati dall'arbitro davano inizio ad una rissa con tesserati della squadra avversaria”.

Squalifica fino al 17 novembre per il massaggiatore del Padule San Marco “per comportamento protestatario nei confronti del direttore di gara”.

Quattro giornate di squalifica per l’allenatore dell’Amerina 1950 “per comportamento protestatario ed ingiurioso nei confronti del direttore di gara”.

CAMPIONATO PRIMA CATEGORIA

Multa di 200 euro all’Atletico Gualdo Fossato e al Pietrafitta “per comportamento offensivo e minaccioso del pubblico nei confronti dell'arbitro per l'intera durata del secondo tempo”.

Sono 120 gli euro di ammenda per il Castello “per comportamento offensivo del pubblico nei confronti dell'arbitro e di tesserati della squadra avversaria per l'intera durata della gara”.

Ammenda di 100 euro per il Rivo Subasio “per comportamento offensivo del pubblico nei confronti dell'arbitro”.

DIRIGENTI

Inibito fino al 6 gennaio prossimo un dirigente del Parlesca perché “allontanato dal terreno di gioco per frasi ingiuriose nei confronti dell'arbitro e di un giocatore della squadra avversaria, si posizionava dietro la recinzione e reiterava tale comportamento”.

Niente campi da calcio per un dirigente del Pietrafitta fino al 15 dicembre prossimo per lo stesso motivo.

Inibizione fino al 1 dicembre per un dirigente del Rivo Subasio “per reiterato comportamento protestatario nei confronti dell'arbitro”.

CAMPIONATO JUNIORES UNDER 19 REGIONALI A2

Ammenda di 120 euro per il Tavernelle Calcio “per comportamento offensivo e minaccioso del pubblico nei confronti dei giocatori ospiti e del direttore di gara”.

L’Ortana Calcio 1919 dovrà invece ripagare il maniglione della porta dello spogliatoio della squadra ospite.

Inibizione fino al 16 dicembre per un dirigente del Pro Ficulle “per essersi introdotto durante la gara all'interno del terreno di gioco senza alcuna autorizzazione e successivamnete per comportamento protestatario nei confronti del direttore di gara”.

CAMPIONATO UNDER 17 REGIONALE A1

Quattro giornate di squalifica per l’allenatore dello Sporting Club Trestina “per avere protestato ripetutamente nonché offeso il direttore di gara”.

CAMPIONATO UNDER 17 REGIONALE A2

Multa di 100 euro per la Virtus Sangiustino “perché un proprio tesserato non inserito in lista, a fine primo tempo, protestava animatamente contro il direttore di gara seguendolo, peraltro, verso lo spogliatoio”.

Inibizione fino all11 novembre per un dirigente dell’Orvieto F.C. “per proteste veementi e per essere entrato in campo senza autorizzazione”.

CAMPIONATO UNDER 15 REGIONALE A1

Multa di 150 euro per lo Sporting Club Trestina “perché alcuni tifosi, durante la gara, hanno minacciato l’arbitro, tanto di averlo aspettato vicino allo spogliatoio a fine gara. Soltanto dopo diverse richieste si sono allontanati”.

COPPA ITALIA ECCELLENZA

Inibizione a svolgere attività fino all’8 gennaio del 2024 per un dirigente dell’Olympia Thyrus San Valentino “per comportamento protestatario ed irriguardoso nei confronti del direttore di gara e di un assistente dell'arbitro”.

Inibito fino al 24 novembre un altro dirigente della stessa squadra “per comportamento non regolamentare”.

COPPA PRIMAVERA PRIMA CATEGORIA

Il Ponte Felcino 1945 ha presentato ricorso “rilevando un presunto errore tecnico commesso dall'arbitro. Secondo la ricorrente, infatti, il direttore di gara, al minuto 15° del secondo tempo, avrebbe ingiustamente annullato il gol di un proprio calciatore per un tocco di mano in realtà non sussistente. Al contempo, sempre in virtù del citato fallo di mano, avrebbe anche espulso detto calciatore”. Il ricorso è stato respinto perché l’espulsione del giocatore è avvenuto “al 19º del secondo tempo per un grave fallo di gioco (in particolare avrebbe contrastato un avversario con uso di forza eccessiva mettendone a rischio l'incolumità fisica)”.

COPPA PRIMAVERA SECONDA CATEGORIA

Squalificato fino al 28 febbraio del 2024 un tesserato dell’Allerona “perché, in qualità di assistente di parte, al 22º del secondo tempo entrava in campo senza autorizzazione e colpiva ripetutamente al volto, diversi calciatori fra quelli in campo”.

Squalifica per tre giornate per due calciatori dell’Allerona e del Moiano “perché, al 22º del secondo tempo”, colpivano “con un pugno un avversario”.

E in chiusura l’episodio più sconvolgente avvenuto sui campi da calcio. Si tratta della gara del 2 novembre scorso tra Cascia e Trevana.

Al 43º del secondo tempo, dopo la terza rete segnata dalla Trevana 2020, un giocatore del Cascia “effettuava deliberatamente una entrata molto violenta in danno del ... della Trevana 2020, non curandosi minimamente del pallone”. Quest'ultimo “reagiva al violento colpo subito, dando il via ad una violenta rissa a cui partecipavano anche numerose persone non ammesse nel recinto di gioco”.

Il giocatore vittima del fallo “veniva colpito in faccia da un tifoso del Cascia che, subito dopo, si avvicinava pericolosamente all'arbitro, con aria minacciosa”. Un giocatore del Cascia, secondo il referto dell’arbitro, “teneva per il collo” sempre il giocatore che aveva subito il fallo e che “si trovava a terra”. La situazione peggiorava rapidamente “tanto da costringere l'arbitro a dichiarare, anzitempo, la fine della partita” e “mentre cercava di raggiungere il proprio spogliatoio, l'arbitro veniva avvicinato minacciosamente da un tifoso del Cascia, armato di mattone, il quale tentava di scagliarglielo contro (tentativo non riuscito in quanto un calciatore del Cascia, sebbene richiestogli dall'aggressore, non si spostava dalla visuale, impedendo – di fatto - il colpo)”.

Tifosi e alcuni tesserati del Cascia “minacciavano reiteratamente l'arbitro, battendo più volte contro la porta dello spogliatoio in segno di intimidazione” e l’arbitro chiamava i Carabinieri che giunti sul posto riportavano l'ordine. Solo “alle ore 23,10 l'arbitro, scortato dai carabinieri, poteva lasciare definitivamente l'impianto, ‘accompagnato’ dalle grida di minaccia dei tifosi del Cascia i quali ancora stazionavano lì davanti”.

Il giudice sportivo ha inflitto “la sanzione sportiva della perdita della gara, con il risultato di 0-3, a carico della società Cascia”, un’ammenda di 800 euro con “sanzione ridotta in virtu' del fattivo intervento di un suo tesserato in difesa dell'arbitro”, squalifica di 4 giornate per i due calciatori del Cascia che hanno, uno fatto il fallo e l’altro aggredito il giocatore avversario. Una giornata di squalifica per quest’ultimo.

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