INVIATO CITTADINO - Al Caffè del Banco, le cose vanno veramente… a ruba
Succede nel Caffè nobile, incastonato come perla al pianterreno del Palazzo dei Priori. Qui c’è un gran via va di amici e di clienti
Al Caffè del Banco, le cose vanno veramente… a ruba.Succede nel Caffè nobile, incastonato come perla al pianterreno del Palazzo dei Priori. Qui c’è un via vai continuo di amici e di clienti. Per fortuna. Ma le cose non vanno sempre per il verso giusto.
Al Banco è possibile non solo prendere uno dei migliori cappuccini dell’acropoli, ma anche intrattenersi con baristi giovani e simpatici. Va forte il mitico greco Alexandros, ma anche Anna, carina ed educata. C’è poi una gradevole musica di fondo e, oltre ai piani d’appoggio esterni, alcuni tavolini interni che ne fanno un ritrovo di amici per chiacchiere e confidenze. Anche il sindaco Romizi, diretto al suo ufficio, si ferma spesso a prendere un caffè.
Come sia, sono tanti i clienti abituali e quelli occasionali. A questo secondo tipo di clientela è forse da attribuire qualche comportamento non proprio… ortodosso.Un esempio: il bagno è pulito e dignitoso. Per renderlo più accogliente, lo hanno impreziosito con delle stampe debitamente incorniciate, sia nell’antibagno che nella zona servizi. Si tratta di disegni spiritosi, opportunamente montati, che sono andati letteralmente “a ruba”.
Ne restano i chiodi, spogli di quadretti che, evidentemente, dovevano piacere molto a qualche cliente dal comportamento non proprio irreprensibile.Ma non è l’unica anomalia. Qualche avventore, imprevedibilmente, si riempie le tasche di bustine di zucchero. Quando il mariuolo è stato intercettato dal diligente Alexandros, si è scusato dicendo “Sa, mi servono per casa!”. Incredibile, ma vero.
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