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Cronaca

Portato in alto con un muletto, operaio precipita dal cestello: in due sotto processo

Davanti al giudice i titolari di due ditte per lesioni personali gravissime: non hanno garantito la sicurezza

Fanno salire un dipendente su un muletto e lo portano in alto per pulire le scaffalature, ma l’operaio cade e si infortuna gravemente e i titolari di due aziende finiscono sotto processo.

I due imputati, difesi dagli avvocati Rino Cavuoti e Sara Pievaioli, “in qualità di rappresentati legali” di un’azienda e di una cooperativa per la pulizia dei magazzini avrebbero “cagionato per colpa consistita in imprudenza, imperizia e negligenza e nella violazione delle regole cautelari” lesioni personali gravissime ad un operaio.

Secondo la ricostruzione della Procura di Perugia nel corso delle operazioni di “pulizia straordinaria del magazzino” di una ditta, il titolare della stessa e il responsabile della cooperativa che svolgeva i lavori nel “procedere alla rimozione della polvere che si era depositata sugli scaffali e sui bancali su di essi depositati, si servivano di un carrello elevatore … utilizzato per il trasporto delle merci e non abilitato al sollevamento delle persone”.

I due imputati avrebbero, invece, sistemato “un cesto utilizzato per il trasporto dei surgelati sopra le forche del carrello”, facendovi salire sopra l’operaio, portandolo all’altezza degli scaffali da pulire. “Nel corso di tale manovra – si legge nel capo d’imputazione – il cesto si sbilanciava” e l’operaio precipitava giù dal cesto riportando gravi lesioni al bacino, alla schiena e alle gambe.

Sulla base degli accertamenti la cooperativa avrebbe operato nell’azienda in regime di sub appalto e in presenza di un’altra ditta, ma “senza alcuna distinzione di compiti e mansioni per lo svolgimento delle attività lavorative” e senza specificare “il tipo di mezzo da impiegare per procedere alla pulizia dei locali ed, in particolare, degli scaffali posti ad una certa altezza da terra”. Certamente non un muletto con un cestello appoggiato sulle forche.

L’operaio si è costituito parte civile tramite l’avvocato Anna Lombardi. Anche l’Inail si è costituita in giudizio per la malattia professionale e l’infortunio.

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