L'INTERVENTO "I bocconi killer fanno strage di animali, il Ministero non proroga controlli e ordinanza"
Il fenomeno degli avvelenamenti di animali non accenna a diminuire e l'unica norma al riguardo, l'Ordinanza del 10 febbraio 2012, non è stata prorogata dal Ministero della Salute, lasciando un pericoloso vuoto legislativo
Il fenomeno degli avvelenamenti di animali non accenna a diminuire e l’unica norma al riguardo, l’Ordinanza del 10 febbraio 2012, non è stata prorogata dal Ministero della Salute, lasciando un pericoloso vuoto legislativo. Solo in Umbria si segnalano lupi e animali selvatici uccisi dal veleno. Sindaci costretti a bonificare parchi con tanto di divieto di accesso ai pradoni e agli animali da compagnia. Inoltre i bocconi al veleno sono un rischio anche per i bambini al di sotto i 4 anni. Lega nazionale a difesa del cane ha lanciato un appello-richiesta al Ministero. Ecco l'intervento.
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di Lega nazionale a difesa del Cane
Nel nostro paese gli avvelenamenti di animali sono purtroppo all’ordine del giorno. Le vittime non sono soltanto cani e gatti ma anche gli animali selvatici. Di recente, a Bologna nel parco di Corticella, qualcuno se l’è presa perfino con gli innocui cigni neri che vivono nel laghetto, somministrando loro un diserbante.
L’avvelenamento di animali, in Italia, è regolamentato da un’Ordinanza del Ministero della Salute - «Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati» - emessa per la prima volta nel 2009, in seguito modificata e da allora prorogata di anno in anno. Tale Ordinanza prevede precisi obblighi e compiti per le diverse figure coinvolte in questi casi: il veterinario che sospetta la morte per ingestione di sostanze letali ha l’obbligo di segnalare il caso al Sindaco e al Servizio Veterinario della ASL e deve inviare la carcassa all’IZS (Istituto Zooprofilattico Sperimentale) competente; quest’ultimo esegue la necroscopia ed effettua gli esami tossicologici; in caso di conferma di avvelenamento, l’IZS lo comunica al Sindaco, alla Procura e alla ASL; il Sindaco deve immediatamente provvedere alla bonifica dell’area in cui sono stati rinvenuti i bocconi avvelenati, apporre cartelli indicanti il pericolo, intensificare i controlli e aprire un’indagine. Tutte queste misure sono fondamentali per tutelare la salute non solamente degli animali ma anche delle persone, in particolare i bambini, che potrebbero essere esposte al veleno.
Da anni le principali associazioni animaliste chiedono che lo Stato si doti di una vera e propria legge per arginare e contrastare questo fenomeno criminale che miete centinaia e centinaia di vittime ogni anno, ma questo appello è finora rimasto inascoltato. La cosa ancor più grave è che l’Ordinanza prorogata l’anno scorso è scaduta e il Ministero della Salute non ne ha ancora comunicato il rinnovo, lasciando un pericoloso vuoto legislativo su un fenomeno tanto attuale quanto a dir poco dannoso.
LNDC chiede quindi al Ministero della Salute di intervenire immediatamente per prorogare per un altro anno quanto meno l’Ordinanza per tutelare gli animali, i cittadini e l'ambiente, in attesa di una vera e propria legge che sia un deterrente per chi commette questi atti criminosi.