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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Bocconi avvelenati: la Provincia schiera la sua 'task force'

Partono i primi interventi sul territorio coordinati dalla provincia, intesi a prevenire e contrastare il continuo aumento dei mostruosi fenomeni bocconi avvelenati nei parchi e nelle campagne

L'agonia è lunga e dolorosa, il veleno provoca stati convulsivi violenti ed è atroce pensare che i nostri parchi e le nostre campagne diventino teatro di episodi di morte per mano umana di animali indifesi, attirati e uccisi con bocconi tanto vigliacchi quanto mortali.

Il fenomeno non è solo umbro ma nazionale, se non europeo e per affrontarlo, la Provincia di Perugia ha deciso d'intensificare la propria strategia nel breve e nel lungo periodo, con una nuova campagna di sensibilizzazione e costituendo un gruppo d'intervento cordinato in alcune aree una task force, presentato stamane in una conferenza stampa in Provincia con il presidente Guasticchi, l'assessore De Marinis e la dottoressa Burzighetti dirigente del Servizio gestione faunistica e protezione ambientale della Provincia.

In Umbria nel 2012 i decessi con esche avvelenate di animali sono stati 79, e continuano a crescere: secondo quanto riferisce la Polizia provinciale i casi di sospetto avvelenamento che dai 189 del 2011 sono passati ai 210 dell'anno scorso. Grazie all'opera di sensibilizzazione in atto tra la popolazione, e alla tempestività dei proprietari di animali domestici si allarga la forbice tra i casi segnalati e i decessi che in un anno sono scesi da 84 a 79. Le zone della provincia dove i registrano più casi sono quattro: perugino-corcianese, marscianese, eugubino-gualdese, panicalese; mentre i periodi sono tra febbraio-aprile e in autunno con una maggioranza schiacciante di casi in aperta campagna(118 ), centro abitato(74).

"Resta comunque un problema culturale - sottolinea il Presidente Guasticchi - un fenomeno che se trasferito nei parchi cittadini può diventare letale non solo per gli animali. Abbiamo rafforzato quello che già ci compete e cerchiamo di trovare strumenti d'intelligance sempre più moderni ed efficaci: come foto-trappole, presidi di polizia a cavallo oltre ad un'incisiva campagna di comunicazione".

La provincia di Perugia da tempo si è attivata per rendere più consapevole la popolazione sulla pericolosità del fenomeno e per informare sui corretti comportamenti da tenere in caso di segnalazione, nel breve periodo si partirà, come spiegato dall’assessore De Marinis, con una sperimentazione pilota che interesserà il Parco Santa Margherita di Perugia, che si estende per 13,5 ettari, e Pineta Ranieri ad Umbertide (30 ettari). Nel mentre sarà diffuso in rete l'opuscolo pubblicato lo scorso anno nell'ambito della campagna contro i bocconi avvelenati e sarà creato un forum sul sito della legalità per promuovere la cultura della conoscenza e del rispetto degli animali e la prevenzioni di fenomeni eticamente riprovevoli come questa pratica.

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