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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il biodigestore, il duro attacco del Wwf: "Arci-Legambiente favorevole per interessi politici"

“Folignati, candidati (loro malgrado) a fare le cavie impiantistiche. Tra 20 anni, vedremo  l’effetto che fa”. Si fa sentire a gran voce il presidente del WWF di Perugia Sauro Presenzini in merito al biodigestore della discordia, e attacca duramente l’Associazione Legambiente Umbria, che, per bocca del suo vicepresidente Maurizio Zara, si dichiara favorevole all’impianto di biodigestione di Casone.           

Tutto qui? Non proprio perché secondo il presidente, l’ambientalismo sembrerebbe strizzare l’occhio ad un certa politica…di sinistra. “Prima di rispondere in questo modo provocatorio, noi del WWF ci siamo permessi di capire chi effettivamente fosse questa associazione, che professa una interpretazione tutta sua del modo di fare ambientalismo, spiega Presenzini. Scorrendo a ritroso, si scoprono le vere origini, che danno il nome completo a questa associazione, il cui nome e cognome è ARCI Legambiente. I circoli Arci, notoriamente in Italia, non sono apparentati ad Alleanza Nazionale, inoltre, del tutto casualmente l’ex  Presidente nazionale di Legambiente  Ermete Realacci è attualmente deputato del PD”.

Come mai questa associazione ambientalista si dichiara favorevole verso un progetto innovativo in Italia: ovvero l’estrazione di gas metano dalla biodigestione senza ossigeno, della frazione organica di rifiuti urbani? Si chiede Presenzini. "Talmente innovativa e giovane questa scelta impiantistica, proposta da Asja Ambiente Italia Spa, che nessuno ancora ne ha visto uno in funzione in  Italia, identico a quello progettato a Foligno".

Eppure ci deve essere un motivo concreto, scientifico che supporta le certezze d Legambiente, "certezze che a noi del WWF sono venute a mancare appena abbiamo grattato sotto la superficie dello smalto luccicante e a forza di ricercare, ecco che scopriamo che l’anno scorso nello stilare il rapporto sui Comuni Rinnovabili  2015 (il megafono.org). Legambiente riesce a produrre e pubblicare il suo studio, grazie al contributo ricevuto dal Gruppo Asja.  Sempre Legambiente nel 2015 viene accusata dall’ex Presidente della Sicilia, di essere legata ai Ras delle discariche Il Fatto del 13 dicembre 2015 articolo a firma Di Giuseppe Lo Bianco. 

"Sicuramente delle casualità, delle coincidenze-commenta Presenzini"- cosi come il fatto che dalla visura camerale della Ditta Asja Spa tra i loro soci, risulta essere presente la Banca Unicredit e una società fiduciaria". Facendo un “caso di scuola”  scollegato dall’attualità,  ad oggi non sappiamo se una qualsiasi società fiduciaria, che funga da schermo (occultando i veri soci che vogliono far rimanere anonimi i propri capitali) possano legittimamente stipulare contratti,  partecipare a gare pubbliche e/o ricevere finanziamenti pubblici. Anche per questo aspetto, è stato chiesto un chiarimento all’ANAC, per capire la legittimità e la trasparenza di alcune procedure tra pubblico e privato,  sgomberando così il campo da possibili opacità".

Tornando alla tutela dell’ambiente, della salute pubblica e dei rischi, ogni associazione è ben libera di interpretare la propria missione come meglio crede, dovendo rispondere di questo esclusivamente ai propri soci. "L’ambiente è di tutti-conclude Presenzini- comunque la si possa pensare, e sarebbe opportuno per rimanere  autorevoli e credibili, non solo essere onesti, ma come la moglie di Cesare, anche apparire onesti e noi aggiungiamo, …ed anche indipendenti, lontano da contributi e finanziamenti che distorcono un giudizio sereno. Per quanto ci riguarda, questo biodigestore, non s’ha da fare". 

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