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Comma 2012, 40 giorni di arti urbane che hanno lasciato un segno

Si avvia alla conclusione la seconda edizione di Comma, Urban Art Festival di Perugia, che giovedì sera ha visto svolgersi a Piazza del Circo una sessione pubblica di esami degli studenti dell’Istituto IDeA della Facoltà di Ingegneria dell’Università

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

Va verso la conclusione la seconda e partecipata edizione di Comma, Urban Art Festival di Perugia, che giovedì sera ha visto svolgersi negli spazi all’aperto di Piazza del Circo una sessione pubblica di esami degli studenti dell’Istituto IDeA della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia.

Il 2011 aveva lasciato in eredità opere di arte pubblica, come l’enorme ‘wall painting’ sull'edificio incompiuto di Piazza del Bacio, e un’idea necessaria di coinvolgimento della comunità cittadina attraverso le arti urbane nelle loro diverse espressioni oltre all'esigenza di approfondire il tema del rapporto arte-spazio urbano.

Sulla scorta dell’edizione precedente, Comma 2012 ha presentato un programma più complesso e articolato aprendosi a workshop, incontri e interventi di arti performative, nell'intento di valorizzare le risorse creative, contribuire alla loro crescita professionale e costruire reti professionali e umane.

L'appuntamento di apertura, quest'anno, è stato il Laboratorio artistico “Tracciati”, condotto dall'artista inglese Bob Gibson. Un esperimento di 'fondazione' di una multicolorata città in scala all’interno degli spazi dell’Ex Fatebenefratelli, corredato da un racconto video del processo costruttivo. In seguito, in concomitanza con Festarch 2012, ha preso avvio la sezione Incontri: 12 appuntamenti con architetti, scrittori, giornalisti, curatori, artisti volti a indagare e approfondire la conoscenza della città, le sue dinamiche sociali, la sua rappresentazione.

Così, in Piazza del Circo, oggetto di un apposito intervento dell'artista olandese Zedz, si sono succeduti gli interventi e le riflessioni degli architetti olandesi Maurer United, di Francesco Careri, Nicola Dusi, Sabina De Gregori, Luca Galofaro, Isabella Bordoni, D’Aurizio e Angeleri, Luisa Perlo e così via fino ad Alessandro Coppola e gli studenti dell'Istituto IDeA.

Le opere del Comma Festival 2012

Mentre gli Incontri hanno ritmato lo svolgersi del festival, nella seconda metà di giugno si è sviluppata la Residenza Artistica 2012, incentrata sul dialogo tra spazi esterni (Teatro Brecht, Parcheggio Autosilo e Sottopassaggio FS Fontivegge, Ex Carcere Femminile) e spazi interni (Palazzo della Penna, prima della chiusura per ristrutturazione come museo di arte contemporanea).

Ne sono stati protagonisti: Dem, A. Di Cesare, Ephameron, Joe (Why Style), Lok Jansen, Morcky, Pane (Why Style), Rocco Pezzella, San, Lennard Schuurmans, Shoe, Zender. Dem, da parte sua, oltre a realizzare un lavoro su muro alla stazione di Fontivegge, è stato anche protagonista della mostra collaterale alla Galleria Miomao “La natura disegnata”, visitabile, al pari della mostra Comma Exhibition, fino al 15 luglio. Il 15 luglio è anche l'ultimo giorno utile per visitare la mostra ufficiale “Perugia Writing Scene: Write Here, Write Now!”, curata dal pioniere olandese dei graffiti Zedz e dedicata al fermento presente nell’ambito dell’urban art cittadina in confronto con la scena europea (la mostra è ospitata presso Trebisonda, Centro per le Arti Visive di via Bramante). 

L’ultimo intervento urbano, conclusosi l’8 luglio scorso, si è tenuto presso l’Asilo Nido Comunale “Girotondo” di Case Bruciate e ha visto la realizzazione di uno squillante wall painting sull’esterno dell’edificio a firma del collettivo artistico romano M.U.Ro (Museo Urban di Roma), che nell’occasione era composto da Marco “About” Bevivino, Alberto Corradi e Diavù (l’opera permanente è ben visibile anche passando con il Minimetrò).

L’edizione 2012 ha proposto inoltre una significativa e lungimirante apertura all’arte partecipativa e performativa con il bando nazionale di idee “6up-Ritrovamenti Urbani”, al quale hanno risposto 16 progetti tra i quali il comitato di selezione, composto da Isabella Bordoni, Luisa Perlo e Davide Tidoni, ha scelto quattro soluzioni, in seguito realizzate fra il 29 e il 30 giugno: “Swing” del Gruppo DiMT, installazione sonora con una riflessione sulla presenza/assenza del rumore del traffico ambientata in ore serali in Corso Cavour; “Il Mercato Invisibile” del collettivo omonimo, che ha svolto un’indagine attraverso strumenti quali l’intervista e la performance sulla percezione del pubblico rispetto al Mercato di Pian di Massiano, ricomponendone le tracce al Pincetto;

“L’Isola che non c’è” del gruppo Mente_Locale, ispirato al ‘guerrilla gardening’ ma in realtà attento alla dimensione partecipativa attraverso la cura di un microgiardino vagabondo e mobile fatto di erbe aromatiche e fiori collocato, insieme agli altri 15 partecipanti all’intervento urbano, in forma di ‘isole’ in spazi urbani interni ed esterni; “Break to the Future”, performance di breakdance tenuta da Nexus sul terrazzo del Teatro Brecht di San Sisto su musiche hip-hop con videoproiezioni sincronizzate su una grande parete di metallo. Infine, uno dei selezionatori del bando 6up, il sound artist Davide Tidoni, ha donato al festival, grazie al suo progetto sulle modalità di ascolto domestico della musica “Ways of Listening”, a metà fra incontro e performance, la possibilità di riflettere sulla relazione tra sfera privata e sfera pubblica.

COMMA, festival di urban art, è organizzato dal Comune di Perugia in collaborazione con le associazioni culturali Art Corner e Female Affair, con i patrocini di MiBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Umbria e Perugiassisi 2019. È realizzato con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e con il sostegno di Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma.


 

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