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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Città di Castello

Uccise la madre a coltellate: dopo l’assoluzione, il ricovero in ospedale. Fissata nuova udienza

Bigotti è stato assolto perchè "incapace di intendere e di volere" al momento delll'omicidio. Ora è ricoverato all'ospedale di Perugia. Il 13 dicembre nuova udienza al tribunale di sorveglianza

Assolto perché incapace di intendere e di volere, ma con la misura di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario per 10 anni. Era stata questa la decisione del gup per Federico Bigotti (difeso dagli avvocati Vincenzo Bochicchio e Francesco Areni)  in merito ai gravi disturbi psichiatrici che lo avrebbero indotto a compiere l'omicidio di sua madre nella propria abitazione a Città di Castello.

Dopo il dispositivo emesso dal gip, Bigotti è stato scarcerato ed attualmente si trova ricoverato al Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (SPDC) dell’ospedale di Perugia.

Il 13 dicembre è stata fissata un’udienza con il Tribunale di Sorveglianza per una valutazione (di routine) della sua pericolosità sociale e per “stimolare” il Dap ha trovare una collocazione idonea. Il caso, rischiava infatti di assumere toni paradossali: nonostante la misura cautelare del carcere non potesse essere idonea, non si riusciva a trovare posto in nessuna struttura psichiatrica adatta al caso.

Uccise la madre a coltellate: "incapace di intendere e di volere" potrebbe tornare libero“

Dopo l’indisponibilità di posti negli opg e nelle Rems. Bigotti, “la cui mente era annebbiata da deliri e allucinazioni”, quindi non in grado di intendere e di volere al momento dell’omicidio (tesi questa, confermata da ben due perizie psichiatriche), il giovane stava scontando la sua pena ancora in carcere.

Uccise la madre: assolto il figlio perchè "incapace di intendere", scongiurato il ritorno in liberà

Bigotti sarebbe dovuto essere trasferito in una Rems (strutture residenziali sanitarie), secondo l’ordinanza del gip emessa a luglio 2016, ma nessuno dei posti era disponibile. Il giudice, aveva quindi disposto nuovamente di applicare il ricovero presso gli Opg, gli ospedali psichiatrici giudiziari in attesa di chiusura. Purtroppo, anche lì, tutto al completo. Sicuramente non potrà continuare a lungo ad essere ospitato nella struttura ospedaliera di Perugia, e sono propri i legali di Federico a sperare in una soluzione idonea, in tempi brevi. 

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