Il "bigamo" scoperto dagli uffici comunali di Perugia rischia fino a 5 anni di galera
Oggi l'uomo è comparso davanti al giudice per le udienze preliminari. Accusato di bigamia dopo il suo secondo matrimonio avvenuto in Algeria, senza l'assenso della prima moglie
La legge parla chiaro. La bigamia (ovvero l’aver contratto matrimoni con due mogli) è punibile con la reclusione da 1 a 5 anni. Ed è proprio questa l’accusa mossa ad un cittadino originario dell’Algeria, che oggi è comparso in udienza preliminare davanti al giudice D’Andria. L’imputato-per la quale è stato chiesto il decreto di rinvio a giudizio- è difeso dall’avvocato Mauro Dottori; la prossima udienza è stata fissata a marzo per il termine della difesa.
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Tutto ha inizio nel lontano 1994, lui ha appena 26 anni quando conosce e si innamora di una perugina, e proprio nel dicembre di quell’anno i due ragazzi convoleranno a nozze diventando marito e moglie. Ma poi, dopo 19 anni (siamo nel 2013) l’imputato si sposerà in Algeria, suo paese d’origine, con una concittadina “richiedendo la trascrizione dell’atto nei registri dello stato civile del Comune di Perugia”-si legge nel capo d’imputazione. Attualmnte l'uomo vive in Francia. E proprio attraverso le comunicazioni della sua precedente unione civile, che l’uomo finirà nei guai con l’accusa di bigamia. Sembrerebbe infatti, secondo l'accusa formulata a suo carico, che l'uomo non abbia mai sciolto il suo precedente vincolo matrinomiale.
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Nel nostro paese la bigamia (e più in generale la poligamia) è un reato, ma non lo è in altre parti del mondo; ad esempio in alcuni paesi islamici è una pratica comune e consolidata. Pur con qualche cambiamento; in Tunisia è stata bandita già dal 1950.
